Otto atleti del Valsugana in nazionale per il Sei Nazioni




valsu girls 2012

Cinque più tre. Il Valsugana non aveva mai avuto un numero così alto di suoi tesserati in azzurro per il Sei Nazioni. Cinque le donne: Beatrice Rigoni, Valentina Ruzza, Elisa Giordano, Maria Diletta Veronese e Paola Zangirolami. E nella lista del citì Andrea Di Giandomenico, figura anche la ex Sofia Stefan, da due stagioni in Francia con il Rennes. Poi i tre Under 20: Tommaso Beraldin, Dennis Bergamin e Matteo Minozzi. Tra i convocati c’è anche Lorenzo Casalini, del Roccia Rubano.
“Indubbiamente una grande soddisfazione – dice Fabio Beraldin, presidente del Valsugana – In passato avevamo avuto altre convocazioni, ma mai così tante in un sol colpo. Significa che stiamo lavorando bene sia con le ragazze che con il settore giovanile. Siamo la sola società padovana a occuparsi anche delle donne: ormai le tesserate sono una cinquantina. Ed è anche per premiare quanto fanno le atlete e chi le segue, che mi sono adoperato per far disputare a Padova, al Plebiscito, l’ultima partita del Sei Nazioni, tra Italia e Galles”.
E della chiamata in azzurro di suo figlio Tommaso, che dice il presidente del Valsugana? “So che si impegna molto e i suoi allenatori mi dicono che ha delle qualità. Per lui sarà una bella esperienza, sia come giocatore che come persona. Sono contento per lui”.
Del Sei Nazioni femminile, che inizierà il 6 febbraio con la sfida con l’Irlanda, parliamo con le due “veterane” del gruppo, Maria Diletta Veronese e Paola Zangirolami. “Per me si tratta della settima partecipazione – dice Veronese- Ho infatti debuttato in azzurro nel 2009. Avevo iniziato con il seven, ma poi mi hanno convinta a passare al XV, ed è stato un bene”.
“Disputeremo tre partite in casa – prosegue – e questo è importante perché aumentano le possibilità di ben figurare. Le previsioni però sono difficili da fare. Io sento sempre in maniera particolare la sfida con la Francia; qualche volta siamo già riuscite a batterle e sarebbe bello riuscirci ancora. L’osso più duro però è l’Inghilterra; lì le giocatrici sono professioniste, si possono allenare di più. Noi siamo tutte dilettanti, studentesse o lavoratrici. Chiuderemo il torneo con il Galles, a Padova. Sarà sicuramente emozionante e dovremmo fare bella figura”,
Paola Zangirolami mancava dalla nazionale (di cui è stata a lungo capitano) da oltre un anno a causa di un brutto infortunio a un ginocchio che le ha fatto ‘saltare’ tutta la scorsa stagione. “Ora eccomi di nuovo qui – dice soddisfatta – Spero di trovare spazio, di riuscire a giocare; la concorrenza è aumentata e io non sono più una ragazzina”.
Paola ha esordito in azzurro nel lontano 2003. “Avevo 18 anni – ricorda – ed ero la più giovane; ora sono tra le più anziane, ma l’entusiasmo è sempre uguale. Questo Sei Nazioni è particolarmente importante perché vale anche per la qualificazione ai mondiali del 2017. Per centrare questo traguardo dobbiamo vincere due partite e penso sia nelle nostre possibilità”.
“A parte io e Diletta – continua – le altre ragazze del Valsugana chiamate in nazionale sono giovani. Segno che sia la società che l’allenatore Marco Bezzati stanno lavorando bene e credo che quest’anno, per la prima volta da quando questa società è sorta, si possa provare a vincere lo scudetto. Prevedo una finale tra noi e il Monza. Oltre che a un buon Sei Nazioni, ambisco anche al tricolore”.