di Giorgio Miola
Riavvolgendo il nastro dell’avventura biancoscudata al termine di questo 2023 le sensazioni sono certamente più che positive. Abbiamo letto in questi giorni tanti numeri che certificano come l’anno del Padova sia stato uno dei migliori della sua storia anche se nell’arco dei 365 giorni non è arrivato il traguardo che tutti sognamo ma comunque l’attualità di questi giorni ci dice che oggi siamo in piena corsa per conquistarlo nell’arco del prossimo 2024.
Due immagini ci vengono in mente per descrivere l’anno che se ne va e sono l’emblema della forza del gruppo che mister Torrente ha saputo pian piano costruire e rafforzare. La prima è quella dell’ingiusta eliminazione subita in casa nel secondo turno dei playoff ad opera della Virtus Verona determinata da un’ampia dose di sfortuna ed uno sciagurato arbitraggio che ha improvvisamente interrotto un cammino che poteva essere importante. Con il senno di poi e le vicende dei successivi spareggi, che hanno eliminato gli avversari più forti e eletto un non irresistibile Lecco agli altari della , restano tanti rimpianti e la rinnovata consapevolezza che i playoff siano veramente una vera e propria lotteria.
Ma quella bruciante uscita anticipata ha cementato ancora di più la volontà di molti tra coloro che sono rimasti nella rosa di lottare per il massimo traguardo e insieme ai nuovi arrivati ingaggiati con grande maestria dal direttore sportivo Mirabelli hanno notevolmente aumentato la qualità del gruppo.
E così ci balza agli occhi la seconda immagine di questo 2023 che poi è anche l’ultima prima della pausa natalizia ovvero la squadra festante sotto la curva dopo il successo conquistato al Rocco di Trieste. Un vero spettacolo davanti ad oltre 1200 tifosi arrivati con ogni mezzo per sostenere la squadra e che hanno assistito ad una vera partita contro un’avversaria di grande caratura, probabilmente la più completa e attrezzata tra le contendenti di questa stagione. Ho avuto la fortuna di assistere di persona al match di Trieste raggiungendo il capoluogo giuliano con uno dei pullman dei tifosi dell’Acb Mario Merighi, e ne sono uscito ancora più convinto che questa stagione possa essere quella giusta per il grande salto.
Lo dico perchè abbiamo una squadra che sa lottare e soffrire ma è anche capace di acuti come la rovesciata di Liguori che possono scardinare qualsiasi difesa, ma lo dico anche perchè la tifoseria sembra aver messo da parte la giusta rabbia per uno stadio brutto e incompleto e si nuovamente messa al servizio del biancoscudo e già il prossimo 8 gennaio ci attende un inizio con il botto nella sfida con il Mantova capolista.
Il ricordo di questo 2023, calcisticamente parlando, non può dunque che essere brillante e degno di essere incorniciato nel libro dei ricordi nella speranza che sia il preludio di un 2024 che possa concretizzare quanto di buono si è fatto fino ad oggi.
Auguri a tutti!