di Giorgio Miola
Il Padova deve accontentarsi di un misero punticino in casa del Piacenza e certifica così dopo un brillante inizio di campionato la sua prima crisi di risultati e anche di gioco. Infatti dopo il successo in casa del Pordenone che l’aveva lanciato in vetta l’undici di Caneo ha pareggiato in casa con la Feralpisalò, perso per 5-0 a Crema con la Pergolettese, pareggiato in casa con la Virtus Verona e dopo il successo di Trieste è stato sconfitto dal Novara e costretto al pareggio a Piacenza. Tradotto in numeri significa solo 6 punti in altrettante partite, troppo poco per stare nelle posizioni di testa ed anche per dare continuità ad un rendimento apparso nelle ultime settimane assai altalenante. Del bel gioco del primo mese si sono attualmente perse le tracce e così dell’attitudine al gol che aveva consentito di tener testa a gran parte delle concorrenti più accreditate. Sicuramente pesano nell’economia dell’undici biancoscudato le tante assenze dovute ad infortunio ma in ogni caso si fa fatica a spiegare una metamorfosi così accentuata in un arco di tempo relativamente ristretto.
Raccontare il match di Piacenza è incredibilmente facile perché la buona vena patavina è durata 10 minuti fino al goal di Ceravolo…ma dopo il vantaggio la squadra ha inspiegabilmente tirato i remi in barca accontentandosi del risultato favorevole e cercando di portarlo a termine fino alla fine. E così il Piacenza ha preso coraggio e ha capito che la partita era ancora aperta portando qualche grattacapo dalle parti di Donnarumma con Cesarini e Morra che hanno fallito un paio di clamorose opportunità prima del gol fantasma di De Marchi la cui conclusione, al minuto 16 della ripresa, ha superato abbondantemente la linea di porta prima dell’intervento disperato di Tintori. Inutili le proteste biancoscudate che però hanno il solo effetto di caricare il Piacenza che riesce a trovare l’incredibile pareggio in pieno recupero con Zunno che riceve un assist dalla destra che taglia l’area e mette il giocatore a tu per tu con Donnarumma e complice il mancato contrasto di Belli per una presunta posizione mette il pallone alle spalle di Donnarumma. La cosidetta zona Cesarini è’costata al Padova la sconfitta con il Novara una settimana fa e la mancata vittoria di questa sera aprendo una altro fronte di riflessione per Bruno Caneo che dovrà riportare sulla giusta rotta la traballante barca biancoscudata fin dal prossimo impegno casalingo di domenica prossima contro l’Arzignano Chiampo
PIACENZA-PADOVA 1-1
Marcatori: 10′ pt Ceravolo, 46′ st Zunno
PIACENZA (3-5-2): Tintori; Masetti, Cosenza (dal 27′ st Rizza), Nava; Munari, Sulijc, Frosinini (dal 27′ st Lamesta), Persia (34′ pt Palazzolo), Gonzi (dal 36′ st Zunno); Morra (dal 27′ st Rossetti), Cesarini. A disposizione: Rinaldi, Vivenzio, Pezzola, Capoferri, Onisa, Biancheri, Nelli. All. Scazzola
PADOVA (3-4-2-1): Donnarumma; Belli, Ilie, Gasbarro; Vasic (dal 37′ st Valentini), Franchini, Cretella (dal 11′ st Radrezza), Zanchi; Piovanello (dal 1′ st Jelenic), Russini (dal 11′ st Liguori); Ceravolo (dal 11′ st De Marchi). A disposizione: Fortin, Zanellati, Calabrese, Gagliano. All. Caneo
Arbitro: Scatena di Avezzano
Ammoniti: Nava, Persia, Masetti, Scazzola, Vasic, Zanchi, Palazzolo
Espulsi: Gasbarro per presunta manata in faccia ad un avversario al 93′