di Stefano Miola
È stato un inizio di settimana movimentato in casa Calcio Padova. Dopo il deludente 0-0 in trasferta contro l’ultima in classifica Pro Patria e il conseguente esonero di Carmine Parlato, mercoledì pomeriggio la dirigenza ha comunicato di aver scelto come nuovo allenatore Giuseppe Pillon.
Il tecnico trevigiano “Bepi” per gli amici, che ha 59 anni, ritorna sulla panchina biancoscudata, sulla quale si era già seduto nell’estate 1997 in serie B per poi essere esonerato dall’allora presidente Cesarino Viganò nel gennaio del 1998. Nella sua carriera di calciatore aveva anche vestito la maglia del Padova dal 1977 al 1981. Ieri nella conferenza stampa di presentazione il nuovo tecnico ha espresso tutta la sua soddisfazione per il ritorno nella città del Santo “Sono molto felice di essere tornato qua, ci sono mille motivi per voler fare bene! Da giocatore ho fatto quattro anni stupendi a Padova, da allenatore male e quindi voglio rifarmi ed uscire insieme a tutti da questa situazione. Confermo che sarei sceso in Lega Pro solo per il Padova, è l’unica società di categoria a cui sono legato affettivamente.”
Pillon ha parlato anche della rosa a sua disposizione e del possibile modulo: “Mi piace molto Neto Pereira e cercherò di metterlo nelle condizioni di poter giocare più possibile vicino alla porta, oggi proverò alcune cose ma mi pare che contro il Mantova, gara a cui ero presente, con il 4-3-1-2 la squadra abbia fatto una bella partita. Un giorno e mezzo di lavoro non basta per incidere nè a livello tattico ne fisico quindi andrò per gradi e punto da subito a lavorare sulle motivazioni assieme al mio staff”.
L’allenatore trevigiano ha firmato un contratto fino a fine stagione con opzione di rinnovo con l’intento di rilanciare la squadra anche in palcoscenici più importanti: “Qui c’è tutto per far bene, l’ambiente è giusto, creare un’unità di intenti è fondamentale per lavorare al meglio. Certo non si può voler tutto e subito, per programmare un lavoro bisogna avere anche pazienza”.
E intanto per preparare la sfida di sabato il tecnico trevigiano ha provato nel primo allenamento con la squadra varie soluzioni tattiche ed in particolare uno schieramento basato sul 4-4-2 che potrebbe essere quello che utilizzerà nella sua prima uscita sfruttando i giocatori che sono nelle migliori condizioni fisiche e che gli offrono le migliori garanzie. Da quanto si è visto in campo si potrebbe ipotizzare una formazione con Pektovic trai pali, una linea difensiva composta da Dionisi Diniz Fabiano e Favalli, il centrocampo formato da Ilari Corti Giandonato Petrilli e in attacco la coppia Altinier Neto Pereira.
L’avversario della settimana è l’Albinoleffe. Retrocessa da ultima in classifica nella scorsa stagione, è stata ripescata in Lega Pro quest’estate. La formazione bergamasca, allenata da Marco Sesia, arriva all’Euganeo dopo la vittoria casalinga della scorsa settimana nello scontro salvezza con il Renate. I lombardi si sono imposti per uno a zero con rete di D’Iglio al 37° del primo tempo. Navigano anche loro nella parte bassa della classifica con soli undici punti frutto di di tre affermazioni, due pareggi e otto sconfitte. Il tecnico Sesia è solito schierare i propri uomini con un offensivo 3-5-2, da non sottovalutare i cross provenienti dalla fascia destra ad opera di Muchetti. In attacco D’Iglio fa coppia con Soncin, ex biancoscudato nella stagione 2009-2010.
Sabato alle 15 ricomincia il campionato del Padova con la speranza che il cambio tecnico possa ridare un po’ di serenità alla squadra riportandola in una posizione di classifica più tranquilla e tre punti in palio sarebbero certamente la miglior medicina.