Un Meeting Città di Padova all’insegna della velocità




Un antipasto per “specialisti”. Il Meeting internazionale Città di Padova, in cartellone domenica 6 settembre dalle 16.30 allo stadio Euganeo (ingresso gratuito), è stato anticipato al sabato dall’incontro con Guy Ontanon, allenatore fra i più noti e apprezzati del continente, che guida il settore velocità della nazionale francese che ha lanciato fra gli altri Jimmy Vicaut. Il clinic, inizialmente previsto alla Stadio Colbachini e invece svoltosi al Palaindoor a causa del maltempo, ha coinvolto anche Guy Anouman e Stuart Dutamby, campioni europei 2015 under 23 con la 4×100 francese, Teddy Venel, finalista a Pechino nella 4×400, e gli azzurrini di Assindustria Sport Lodovico Cortelazzo e Farias Zin. A tradurre dal francese la sprinter – padovana adottiva – Fabé Dia Longo, che è stata allenata proprio da Ontanon, davanti a una platea attenta di tecnici e sprinter, chiamati a raccolta in un utile incontro di aggiornamento fortemente voluto da Assindustria Sport.
Diversi fra loro saranno in pista all’Euganeo, in un appuntamento che coinvolgerà quattro campioni mondiali, sette medagliati e 19 atleti finalisti di Pechino 2015, con 31 nazioni rappresentate. Ecco un rapido excursus fra le sfide più interessanti in programma.

DONNE: SHELLY-ANN FRASER PRYCE, LA REGINA. La stella è lei: la giamaicana Shelly-Ann Fraser-Pryce, donna simbolo dello sprint internazionale, in carriera capace di conquistare due medaglie d’oro olimpiche e sette medaglie d’oro iridate, le ultime due vinte proprio a Pechino, nei 100 e nella 4×100. Ma oltre a lei – che vanta un primato personale di 10”70 che la proietta nella storia dell’atletica leggera – saranno ai blocchi di partenza nei 100 due compagne della squadra giamaicana, sul gradino più alto del podio in Cina: Elaine Thompson (10”83 di PB) e Natasha Morrison (10”96), oltre a un’altra finalista di Pechino, la russa Kseniya Ryzhova, ai piedi del podio con la staffetta 4×400, e alla nazionale statunitense Shalonda Solomon (10”90). Sarà una gara sui 100 femminili a dir poco eccezionale, con l’Italia rappresentata dall’azzurra Irene Siragusa. Ma lo spettacolo non mancherà nemmeno nelle altre prove. Negli 800 la transalpina Renelle Lamote, finalista ai Mondiali 2015 e campionessa europea under 23 l’anno precedente, viene sfidata dalla padovana adottiva Yusneysi Santiusti e dalla burundese Francine Niyonsaba. Nei 1.500 il miglior tempo è della keniana Mercy Cherono (4’01”26), finalista a Pechino nei 5.000, che se la vedrà con la russa Yelena Korobkina, oro europeo nei 3.000 indoor, e con la pluricampionessa italiana Margherita Magnani. 100hs con l’americana Jasmin Stowers, seconda miglior prestazione mondiale stagionale con un notevole 12”35, con la russa Nina Morozova, argento alle Universiadi 2015, e con l’ucraina Hanna Plotitsyna, oltre a Giulia Tessaro e Giada Carmassi. Lungo con la bielorussa Nastassia Mironchyk-Ivanova, finalista a Pechino 2015, sfidata dalla nazionale russa Yuliya Pidluzhnaya. Per l’Italia torna a Padova la pluricampionessa italiana Tania Vicenzino. Nel getto del peso Chiara Rosa, primatista nazionale della specialità nonché beniamina di casa, è chiamata a vedersela con le quotate bielorusse Aliona Dubitskaya e Yulia Leantsiuk, finaliste a Pechino, e con l’azzurra Julaika Nicoletti.
UOMINI: NESTA CARTER, IL JET. Se i 100 femminili sono di livello stellare i 100 maschili non sono da meno, con la presenza sui blocchi di Nesta Carter, colonna della staffetta veloce giamaicana mondiale e olimpica nonché detentore del record del Meeting (10”09, siglato nel 2012). Forte di un personale di 9”78 sarà sfidato da altri tre colleghi capaci di scendere sotto i 10”: Mike Rodgers e Femi Ogunode (finalisti iridati), e Trell Kimmons. Molta attesa per il giro di pista con  Rennie Quow, medaglia d’argento con la 4×400 di Trinidad & Tobago a Pechino 2015, forte di un personale di 44”53, e lo statunitense Gil Roberts, campione del mondo indoor nel 2012 con la 4×400. Negli 800 riflettori puntati sul marocchino Abdalaati Iguider, medaglia di bronzo ai Mondiali 2015 sui 1.500 metri, attenzione però al burundese Antoine Gakeme, mentre l’Italia sarà rappresentata da Giordano Benedetti. Nei 110hs occhio al francese Thomas Martinot-Lagarde e all’azzurro Hassane Fofana. Nei 400hs ecco un’altra medaglia di Pechino 2015: è Jeffery Gibson, che ha realizzato la miglior prestazione della sua carriera proprio ai Mondiali bloccando il cronometro dopo 48”17, record nazionale delle Bahamas, rilievo cronometrico che gli ha regalato il bronzo. Altro finalista iridato il francese Teddy Venel, mentre torna a gareggiare a Padova il cubano Omar Cisneros, pure lui primatista nazionale del suo paese con 47”93. Nel lungo il russo Sergey Polyanskiy (8.20 di PB), finalista ai campionati iridati, e il lituano Elvijs Misans, in carriera capace di superare gli 8 metri. Nell’alto l’atleta più atteso è azzurro: Gianmarco Tamberi, finalista a Pechino, quest’anno capace di volare a 2.37 metri, terza miglior prestazione del 2015. Figlio d’arte (suo padre Marco gareggiò a Mosca ’80), a 23 anni è una delle più importanti promesse azzurre – ed è noto anche per scendere in pedana con la barba fatta su metà volto e su metà volto no. Con lui anche il russo Sergey Mudrov, campione europeo indoor 2013. Nel giavellotto, gara che poche volte è stata introdotta nel Meeting, Braian Toledo, 22 anni, argentino, finalista a Pechino ma anche primatista nazionale del suo paese (83.32 metri), l’ucraino Maksym Bohdan, argento agli Europei under 23 in questa stagione, e il campione italiano delle Fiamme Oro Roberto Bertolini.