di Stefano Miola
Buon pareggio del Padova sul difficile terreno di Cremona conquistato con un match che lo ha visto rimontare l’iniziale svantaggio e poi tentare a più riprese il successo finale grazie soprattutto al neo entrato Petrilli che negli ultimi dieci minuti ha sfiorato in tre nitidissime occasioni il goal decisivo. Si tratta sicuramente di un risultato positivo in quanto ha confermato i buoni pregressi evidenziati domenica scorsa con il Pordenone anche se questa volta è mancato il colpo del ko pur non mancando le occasioni da rete. Positivo anche il ritorno al goal di Altinier che ha siglato la rete del pareggio con un tocco da maestro, un colpo di tacco che ha letteralmente spiazzato la difesa biancorossa. Come sempre non è mancato alla squadra il supporto dei suoi tifosi dato che in oltre 300 hanno affollato la tribuna dello Zini a loro riservata non facendo mancare il loro appoggio per tutti i novanta minuti.
CREMONESE-PADOVA 1-1
RETI: 19′ pt Forte, 16′ st Altinier
CREMONESE (3-5-2): Ravaglia; Zullo, Russo, Marconi; Formiconi (48′ pt Bianchi), Perpetuini, Guglielmotti, Gargiulo (31′ st Gambaretti), Crialese; Forte, Brighenti. A disposizione: Galli, Brignani, Eguelfi, Benedetti, Djiby, Magnaghi, Maiorino, Ciccone, Pacilli. All. Pea.
PADOVA (4-3-1-2): Petkovic; Dionisi, Diniz, Niccolini, Favalli; Corti, Bucolo, Mazzocco; Cunico; Altinier, Neto Pereira (31′ st Petrilli). A disposizione: Favaro, Dell’Andrea, Anastasio, Fabiano, Giandonato, Aperi, Ilari, Ramadani, Cucchiara, Bearzotti. All. Parlato.
Arbitro: Antonio Eros Lacagnina di Caltanissetta (Dessena-Vecchi)
Ammoniti: Russo, Formiconi, Corti, Bucolo, Cunico
Parlato conferma il suo consueto modulo 4-3-1-2 con il rientro in difesa di Diniz dopo il turno di squalifica e la conferma di Niccolini al posto di Fabiano con Dionisi e Favalli sulle fasce, il consueto trio di centrocampo composto da Mazzocco Bucolo e Corti mentre Cunico gioca da rifinitore alle spalle del duo di attacco oggi composto da Neto Pereira e Altinier.
Buon inizio del Padova che inizia il match in modo grintoso e appare ben messo in campo assumendo nei primi minuto il controllo del gioco.
Al 7’ clamorosa occasione per i biancoscudati con Neto Pereira servito al limite dell’area da Bucolo che si libera del diretto avversaria e scarica di destro un pallone imprendibile per il portiere ma che si stampa sulla base del palo.
Al 13’ è ancora il brasiliano a mettersi in luce con un’acrobatica rovesciata al centro dell’area su traversone dalla destra di Dionisi che finisce alta ma è comunque il Padova a rendersi più pericoloso in questa prima fase del match giocata dalle due formazioni a viso aperto anche se con un ritmo piuttosto basso.
La prevalenza biancoscudata sembra spegnersi al quarto d’ora e il pallino del gioco passa ai padroni di casa che dopo qualche minuto di supremazia passano in vantaggio al 19’ con Francesco Forte su assist di Formiconi che prima colpisce il palo dal centro dell’area e poi sulla ribattuta recupera il pallone che viene ribadito in rete con un tiro imprendibile sulla sinistra di Petktovic.
Al 26’ Cremonese ancora pericolosa con Zullo di testa su corner di Crialese ma il pallone viene ben bloccato dal portiere biancoscudato mentre sul rovesciamento di fronte un pericoloso contropiede del Padova con Neto Pereira viene stoppato al limite dell’area da Russo.
Altra occasionissima per i padroni di casa al 36’ con Crialese libero in area che non inquadra lo specchio della porta su passaggio filtrante di Russo.
La prima frazione di gioco si chiude con una timida prevalenza del Padova che prova a recuperare lo svantaggio ma senza portare pericoli di rilievo alla porta avversaria e sono i grigiorossi a rendersi pericolosi in contropiede con Forte che impegna Petkovic ben piazzato al centro della sua porta.
La ripresa con una serie di batti e ribatti con rapidi attacchi portati da entrambe le formazioni. Al 4’ è la Cremonese a farsi pericolosa con una punzione rasoterra di Brighenti intercettata dalla barriera e un minuto più tardi Zullo si rende pericoloso con una rovesciata dal limite dell’area ben bloccata dall’estremo difensore bianco scudato. Risponde il Padova al 9’ con Neto Pereira che dopo uno scatto appoggia per Dionisi il cui tiro rasoterra da favorevole posizione è debole e ben controllato dalla difesa grigiorossa.
Al 15’ sull’ennesimo rovesciamento di fronte l’undici di Parlato trova il pareggio con una giocata a sorpresa di Altinier ben servito in area da Cunico e con un colpo di tacco beffa il portiere Ravaglia.
Sono sempre i padroni di casa a spingere maggiormente alla ricerca del vantaggio ma i biancoscudati controllano il match con buona sicurezza e senza rischi di rilievo. Al 31’ Parlato prova la carta Petrilli che viene schierato al posto di Neto Pereira ed è proprio l’attaccante neo entrato a sfiorare il vantaggio al 41’ con una delle sue velocissime sgroppate conclusa con un fendente che impegna severamente Ravaglia. Due minuti più tardi è lo stesso Petrilli a colpire il palo dal limite dell’area e ad impegnare il portiere avversario ad un altro difficile intervento ma il pallone quasi stregato sembra non voler proprio entrare in porta.
Si chiude con il Padova in avanti ma il match si chiude dopo quattro minuti di recupero con un risultato di parità che sta un po’ stretto alla squadra per quanto visto sul terreno di gioco e che la vede un po’ in debito con la fortuna con due pali e varie occasioni da rete non sfruttate.
Pienamente soddisfatto a fine partita per la prestazione il presidente Bergamin: “Penso che nel secondo tempo abbiamo di mostrato di essere una squadra preparata anche dal punto di vista fisico. Siamo in debito con la fortuna ma abbiamo un gruppo importante e la nostra prestazione da merito ai ragazzi e al loro attaccamento alla maglia”.
Carmine Parlato sottolinea la bontà della prestazione della sua squadra:” Credo che nell’arco dei novanta minuti ci sia stata un’ottima gestione della palla e mi tengo stretto questo punto anche se meritavamo di più. Nel finale Petrilli molto abile nell’uno contro uno ci ha fatto sperare nei tre punti ma da allenatore sono più che soddisfatto di quanto espresso in campo”.