Tre punti per riprendere il cammino

foto tratta da padovacalcio.it



di Stefano Miola

Archiviata la prima sconfitta dell’era Pillon maturata nel derby contro la capolista Cittadella, il Padova è pronto a scendere di nuovo in campo all’Euganeo sabato alle 15 contro il Renate.

L’Unione Sportiva Renatese fondata nel 1947 da un gruppo di abitanti del posto, che scelsero per la neo società̀ i colori nero e azzurro in quanto tifosi dell’Inter. I lombardi, tredicesimi in graduatoria con venticinque i punti fin qui realizzati frutto di sei vittorie sette pareggi e ben dieci sconfitte, arrivano all’Euganeo dopo due importanti vittorie con Reggiana e Lumezzane e dopo aver perso nei turni precedenti contro la capolista Cittadella e il Pordenone.

Il tecnico Colella dovrebbe schierare i suoi uomini con l’abituale 3-5-2 con Castelli tra i pali, linea di difesa composta da Di Gennaro, Sciacca e Teso; folta la linea mediana con Anghileri, Graziano, Valagussa, Scaccabarozzi, Iovine; e con il veloce Ekuban, e Curcio a comporre la coppia di attacco e Florian sempre pronto a subentrare.

Pillon, per prepararsi alla sfida di sabato all’Euganeo, ha testato durante gli allenamenti della settimana la formazione anti-Renate che probabilmente non sarà tanto diversa da quella vista nelle ultime giornate. Il tecnico ha avuto buone notizie dall’infermeria visto che Andrea Sbraga ha partecipato all’ultima seduta di allenamento ed è apparso totalmente recuperato. Sarà quindi lui insieme al brasiliano Fabiano a formare la coppia centra di difesa. Assente invece Diniz dopo l’espulsione nel derby contro il Citta. Per quanto riguarda l’attacco Pillon è indirizzato a confermare la coppia formata da Neto e Altinier, quest’ultimo è particolarmente motivato dato che all’andata proprio con il Renate ha fallito un rigore. Sempre per il reparto offensivo è voglioso di dare il suo contributo anche Sparacello che probabilmente lo vedremo in campo a partita in corso. Qualche novità nel reparto avanzato potrebbe venire anche dall’impiego dall’inizio o subentrare dalla panchina dell’italobrasiliano Finocchio ma il tecnico fa pretattica per mantenere alta la concentrazione di tutti e riprendere immediatamente il trend positivo che ha caratterizato la sua gestione.