Dopo 18 anni cambia maglia un indiscusso protagonista delle ultime stagioni del massimo campionato.
Destinazione Reggio Emilia.
“Mi mancherà più di tutti Luca Nostran. I tifosi? Vorrei salutarli ad uno ad uno”
di Enrico Daniele
La notizia è di quelle che lasciano basiti.
Federico Conforti non è più un giocatore del Petrarca Rugby.
Un lottatore, un simbolo, una bandiera, protagonista delle ultime otto stagioni del massimo campionato.
Nel cuore dei tifosi al pari di gente del calibro di Roberto Luise (per citare un petrarchino inossidabile del passato), attaccato ai colori di casa come Paul Griffen (per citarne uno più recente) o Edoardo Lubian (suo alter ego a Rovigo). Giocatori, quest’ultimi, che mai e poi mai avrebbero vestito maglie diverse da quelle di Calvisano o Rovigo.
Invece, come nell’estate scorsa era toccato all’amico e compagno di tante battaglie in campo sin dai tempi del Rubano, Andrea Menniti Ippolito, stavolta sarà “Chicco” Conforti a svestire i colori del Petrarca.
Difficilmente lo si poteva immaginare con una maglia diversa da quella bianconera, eppure dal prossimo campionato sarà così. Tuttavia, non avrebbe mai potuto indossarne una rossa e blù come l’ex compagno: è nota la sua atavica rivalità sportiva con Rovigo, ma la scelta sarà quella di portarne una rossa e nera del Valorugby Emilia.
Classe 1992, 28 anni compiuti il 19 marzo, capitano per due stagioni (dal 2015 al 2017), eletto miglior giocatore dell’Eccellenza nella stagione 2016-17, protagonista dello scudetto vinto dal Petrarca l’anno dopo, “Petrarchino del mese di gennaio 2020”, è stabilmente nella rosa della prima squadra da 8 stagioni e in precedenza, 10 con le giovanili. Attualmente ricopre anche il ruolo di assistant di Rocco Salvan nella panchina dei Cadetti in Serie A.
Impossibilitati di incontrarlo a causa dell’emergenza Covid-19, lo abbiamo intervistato al telefono.
STRILLONE: “La notizia del tuo trasferimento ha sorpreso un po’ tutti. Te l’aspettavi e come l’hai saputo?”
CONFORTI: “Ero in scadenza di contratto e, come noto in questi casi, le trattative sono oggetto di mille sfumature. Parafrasando un detto del rugby, non si sa mai come vadano a finire. Di solito, prima si parla con le società, ma quest’anno l’emergenza Covid-19 ha creato un po’ di confusione anche nel mercato e alla fine è andata così”.
STRILLONE: “In questi casi spesso si parla di “scelte tecniche”, tuttavia il più delle volte le motivazioni sono altre, non ultime quelle economiche”.
CONFORTI: “Per ciò che riguarda questo aspetto non ho informazioni più approfondite perchè di queste cose se ne interessano i procuratori. Noi giocatori, il più delle volte, siamo all’oscuro di tutto. Personalmente mi ritengo più che soddisfatto di chi tutela i miei interessi sportivi (ndr. Riccardo Bona)”.
STRILLONE: “Dopo 18 anni in maglia bianconera cosa lasci in eredità al Petrarca e quale dei tuoi compagni ti mancherà di più?”
CONFORTI: “Mah, non saprei cosa lascio dopo tanti anni, ma c’è un detto che dice che bisogna cercare sempre di lasciare la maglia che hai indossato tanti anni migliore di come l’hai trovata. Ecco, spero di averlo fatto. Di sicuro ci ho messo tutto me stesso. Se posso sperare di aver lasciato una cosa in testa a chi rimarrà è che non importa quello che dicono gli altri di te, dei tuoi limiti e delle volte che cadrai. Tu lavora sempre per essere il migliore, non aver nessun rimpianto e vedrai che i risultati arriveranno.
Dei ragazzi che rimarranno in squadra l’anno prossimo indubbiamente il compagno che mi mancherà di più sarà Luca Nostran, compagno di tante battaglie e anche di tanti scherzi fuori dal campo. Siamo un po’ come Gianni e Pinotto, ci stuzzichiamo molto a vicenda, e giocarci contro sarà comunque davvero bello proprio per questo motivo”.
STRILLONE: “Indiscutibilmente sei entrato nel cuore dei tifosi che di te conserveranno un sacco di bei ricordi. Qual è invece, il tuo ricordo più bello con la maglia del Petrarca?”
CONFORTI: “Sarebbe facile dire lo scudetto del 2018…ma l’ho vissuto in modo strano visto che ero in ospedale e non con i compagni in campo, quindi non posso dire che l’ho vissuto al 100%.
Probabilmente c’è una partita che sia a livello emotivo che di intensità ricordo come una delle più belle ed è ovviamente un derby (non poteva essere che quello) giocato a Rovigo finito 20-20 con piazzato di Menni all’ultima azione. 80’ davvero intensi con un pubblico sempre molto caloroso.”
STRILLONE: “Quale invece un ricordo che vorresti dimenticare?”
CONFORTI: “Di momenti brutti ce ne sono stati tanti, ma da cancellare nessuno, perché penso che ognuno di quei momenti abbia fatto crescere me e la squadra e abbia fatto sì che quel gruppo giovane, partito otto anni prima (con me cito Menniti Ippolito, Bettin, e poi Nostran, Trotta, Michieletto, Francescato, Fadalti, Benettin, Rossi) con l’aiuto di vari innesti sia arrivato a vincere il campionato. Un risultato costruito anche dai momenti di m…”
STRILLONE: “Nella prossima stagione ti trasferirai a Reggio Emilia dove probabilmente troverai qualche compagno del Petrarca (ndr. Gerosa, Leaupepe). Che aspettative hai?”
CONFORTI: “Si mi trasferisco a Reggio Emilia in una società, il Valorugby, che ha grandissime ambizioni e che vuole diventare un punto di riferimento per il rugby italiano. Penso che abbia tutte le potenzialità per diventarlo. Conosco moltissimi giocatori che mi hanno parlato molto bene sia della società che della città. L’obiettivo mio, come dicevo prima, sarà sempre quello di lasciare la maglia che indosserò migliore di quando l’ho ricevuta, magari con qualche campionato in saccoccia, visto che vincere non dispiace a nessuno, anzi…”
STRILLONE: “A causa dell’emergenza Covid-19 il campionato è stato definitivamente sospeso e quindi non potrai salutare dal campo i tuoi tifosi. Lo vuoi fare qui?”
CONFORTI: “Che dire! I tifosi mi e ci sono sempre stati vicini sia nei momenti belli che in quelli difficili, spero di aver ricambiato il loro affetto e di essere stato all’altezza della loro fiducia. Vorrei salutarli uno ad uno e dire che in ogni singolo minuto in campo ho sempre sentito il loro supporto che mi ha aiutato molto! Faccio un grandissimo saluto e un grosso in bocca al lupo a tutti!”