L’annuncio in un post su Facebook.
Michele Rizzo chiude la carriera da dove era partito.
Nessun comunicato ufficiale della società.
di Enrico Daniele
Simone Ragusi non è più un giocatore del Petrarca.
A sorpresa, è lo stesso giocatore milanese a darne notizia con un accorato post su Facebook del 31 marzo, che ha lasciato perplessi un po’ tutti: per primi i tifosi, che gli hanno subito espresso gratitudine per quello che ha dato al Petrarca in quattro anni.
PROTAGONISTA DELLO SCUDETTO 2018
Ragusi è stato uno dei protagonisti dello scudetto nel 2018, tuttavia in questa stagione, vuoi per gli infortuni, vuoi probabilmente per piccole incomprensioni, era sceso in campo poche volte ed era stato escluso dalla formazione titolare in almeno tre sfide importanti: nella finale di Coppa Italia, nel match contro Calvisano e ancora nel derby casalingo contro Rovigo.
Fattori, quest’ultimi, che hanno fatto scattare nella testa dell’eclettico utility back la molla che lo ha portato alla decisione di cambiare aria, pur avendo ancora aperta l’opzione contrattuale per rimanere a Padova.
“Ho maturato l’idea consapevole di aver perso gli stimoli iniziali – ci dice al telefono Ragusi – quelli che mi hanno sempre contraddistinto e che ritengo fossero indispensabili per me e soprattutto per la squadra. La mia è una decisione sofferta perché speravo di rimanere al Petrarca ancora un po’, tuttavia molto serena, consapevole che se mi mancano gli stimoli, non va bene né per me né per la squadra”.
Anche nell’addio, Ragusi conferma la sua professionalità, espressa tante volte in campo e ribadita adesso, ormai da ex.
Di lui resteranno molti bei ricordi: su tutti la meta segnata all’Acqua Acetosa contro la Lazio, dopo un rocambolesco colpo di tacco col quale si era allungata la palla, ma anche il ritorno alla Guizza, dalla semifinale persa a Rovigo, dolorante e con il naso rotto, sistemato alla bell’e meglio in infermeria da Marzio Innocenti e poi all’ospedale.
In quattro stagioni a Padova, 60 partite e 18 mete, lo scudetto da giocatore nel 2018 e quello da assistente allenatore nel 2019 con l’Under 18 che in semifinale al Plebiscito aveva sconfitto l’ASR Milano (squadra dove Simone era cresciuto) allenata dal padre Gianluca, suo primo estimatore.
A 28 anni Ragusi chiude col Petrarca, senza poter dare l’addio ai tifosi dal campo a causa dello stop anticipato del campionato e sul suo futuro mantiene il giusto riserbo, tuttavia confermando che il prossimo anno giocherà in un club del Top12.
MICHELE RIZZO CHIUDE LA CARRIERA AGONISTICA
Anche Michele Rizzo, a 37 anni, conclude la sua avventura al Petrarca, da dove era partito e dove aveva fatto ritorno lo scorso anno, e chiude definitivamente con il rugby giocato, a coronamento di una carriera internazionale di tutto rispetto. Lasciato il Petrarca da capitano nel 2009 era passato per cinque stagioni alla Benetton Treviso e poi per altre quattro al Leicester Tigers. In mezzo 23 caps con la Nazionale maggiore e alcuni infortuni di troppo che non gli hanno consentito un maggior numero di presenze in azzurro. A Padova relativo, pur se prezioso, il suo contributo alla prima squadra e la soddisfazione di aver conquistato lo scudetto come assistant di Giovanni Maistri nell’Under 18, al pari di Ragusi.