RUGBY La Finale è Rovigo-Calvisano




Giorgio Sbrocco

Rovigo e Calvisano, prima e seconda in regular season, si giocheranno sabato 30 maggio allo stadio Battaglini del capoluogo polesano lo scudetto del rugby 2015. Pronostici rispettati in gara 2 di semifinale. A Rovigo (arbitro Vivarini, autore di u na prestazione sotto la sufficienza) i rossoblu hanno regolato (17-10) con la prevista fatica le “solite” Fiamme Oro di Pasquale Presutti. Squadra che non muore mai e che gioca tutto fino all’ultimo minuto. La meta di Rovigo (McCann dopo un clamoroso spintone a Valcastelli senza palla) ha sollevato più di un dubbio quanto a regolarità e il resto dei punti è arrivato dal piede di Basson e da quello di Rodriguez. La novità, rispetto alla gara di andata, è arrivata dalla mischia chiusa, fase di gioco su cui Rovigo ha costruito una quota rilevante del proprio successo. Difficile dire se il cambi odi pelle della prima linea veneta sia dipeso dal rientro di Quaglio, dallo spostamento di Roan a destra, dall’impiego nel XV di partenza di Ceccato al posto di Mahoney o (soprattutto) dalla pochezza di Ceglie in fase di spinta e di assetto. Resta il fatto che, nelle due partite decisive della stagione, Rovigo (76 punti al termine della stagione regolare) ha battuto le Fiamme (52) con un punteggio aggregato equivalente a + 10. Poco se confrontato alla diversa caratura emersa nel corso della prima parte della stagione. Ancora: tolto il maul avanzante e il buon uso del gioco tattico al piede, Rovigo ha fatto vedere poco o niente di (veramente) efficace nel gioco della linea arretrata. Basterà a portare nella “Città in mischia”, la più ovale d’Italia, lo scudetto tricolore lasciato giusto 12 mesi fa sul verde dl San Michele dopo essere stati in vantaggio per 17-0 ?

Mentre Basson e compagni sudavano contro la squadra della Polizia di Stato, Calvisano (domenica) soffriva le pene dell’inferno in casa contro Mogliano nell’altra semifinale di ritorno. I trevigiani, battuti pesantemente all’andata al Quaggia (30-15) sono scesi in campo determinati a disputare la partita della vita con l’obiettivo di centrare un clamoroso ribaltamento di un risultato che pareva impossibile da sovvertire. Le mete in avvio di Ceccato e di Van Zyl hanno messo in evidente difficoltà i bresciani che però, ancorati a una testa di mischia ancora una volta dominante e alla sagacia tattica di una mediana sempre presente e lucida nelle scelte, hanno saputo limitare i danni, chiudere il primo tempo sotto di soli 5 punti e nella ripresa operare l’all’ungo decisivo, salvo poi concedere (per un’imperdonabile leggerezza tattica che ha portato i gialloneri a continuare a giocare palla a tempo scaduto, quando sarebbe bastato un calcio in tribuna per chiudere le ostilità) la meta dell’orgoglio al Mogliano che ha fruttato i punti del soprasso definitivo per l’inutile ma significativo 24-23 conclusivo.

Fare pronostici è, sempre, esercizio pericoloso e perciò sconsigliabile. Ma è un fatto che Rovigo aspetta la rivincita sul Calvisano dal 31 maggio dell’anno scorso e che (Montauriol a parte, appiedato per un fallo di antigioco che in pochi hanno visto in gara 1) scenderà in campo con tutti i suoi effettivi al massimo della forma. Se non quella fisica, di sicuro quella mentale. Molto peserà l’ambiente in cui si disputerà la sfida dell’anno. In un Battaglini stracolmo e paludato rigorosamente di rosso e di blu, i ragazzi di Frati avranno la possibilità di incassare i dividendi di una stagione condotta quasi sempre al comando, sulle ali di un entusiasmo che è andato via via crescendo e che si è trasformato, alla vigilia degli 80’, in una voglia di vittoria che profuma di feroce determinazione. Calvisano è squadra esperta e rodata, capace di dare il massimo anche in situazioni ambientali assolutamente sfavorevoli. Possiede un pacchetto che, in chiusa ma non solo, può orientare le sorti della partita a proprio favore in qualsiasi momento e una mediana oggettivamente di buon livello. Arbitrerà (si dice) Mitrea, il meglio di cui dispone il nostro movimento quanto a competenza specifica e a capacità di gestire situazioni (anche) poco chiare. L’ultimo Calvisano – Rovigo si è concluso con la metta vittoria dei bresciani e la coda poco simpatica della mischia no contest chiesta dal Rovigo. Ma in palio c’era solo un posto in Challenge cup. Mica lo scudetto!