Rugby – Gavazzi e Brunel prima della partenza per Londra




Conferenza stampa della Nazionale italiana prima della partenza da Roma alla volta dell’Inghilterra dove il 18 ottobre (Inghilterra – Fiji) si aprirà l’ottava edizione della Rugby World Cup. Queste le dichiarazioni rilasciate.

 

Alfredo Gavazzi presidente Fir

  • Partiamo con l’obiettivo di raggiungere un tragiardo che mai il rugby italiano ha superato in sette partecipazioni, dal 1987: passare il turno e accedere ai quarti di finale, entrare fra le 8 migliori Nazionali del mondo.
  • Per farlo dobbiamo battere sopratutto la concorrenza di Francia e Irlanda che ci sono davanti nel ranking internazionale ma che abbiamo già battuto in un passato assolutamente non lontano.
  • Anche nello sport è giusto confidare nella provvidenza. E dal momento che esiste, io dico che non conviene e non è salutare porci dei limiti.
  • La squadra parte con alle spalle una preparazione seria e impegnativa. Nove settimane di duro lavoro che meritano il rispetto e la considerazione di tutti.
  • Auguri di buon compleanno (32, ndr) e di pronta guarigione a Sergio Parisse che non parte insieme a noi oggi ma che ci raggiungerà, ne sono certo, in tempo brevi. Resta a vasa Luca Morisi. Che però è molto giovane e di Mondiali ne disputerà ancora tanti
  • Il gruppo che parte per il Mondiale è composto da molti giovani e da alcuni veterani. Fra questi credo che sia d’obbligo un profondo e sincero ringraziamento a Mauro Bergamasco, il secondo gicoatore al mondo capace di disputare cinque edizioni di un Mondiale.
  • L’Italia del rugby gode di una larga e profonda stima sul piano internazionale. Chi parla o scrive di una nostra prossima espulsione dal Sei Nazioni (The Times, ndr), parla di cose che non conosce. Le sei federazioni del Torneo hanno sottoscritto un accordo in base al quale, perché una esca, è necessario che le altre cinque ne approvino all’unanimità l’allontanamento. Oggettivamente si tratta di uno scenario del tutto fuori dalla realtà.

Jaques Brunel ct Italia

  • Ora è il momento di giocare, la parola passa al campo.
  • Abbiamo lavorato bene, anche se attraversando momenti di difficoltà. L’atteggiamento di tutti è e è stato positivo. E tale confido che rimanga.
  • Abbiamo dispoutato tre Test di preparazione: due sicuramente positivi, anche se non nel punteggio, uno da dimenticare. Se possibile in fretta.
  • La pecca più evidente e grave di questo gruppo negli ultimi 4 anni è stata la mancanza di continuità nel rendimento. Abbiamo perso partite che avremmo potuto e dovuto vincere proprio perché a farci difetto è stata la continuità.
  • Al Mondiale ci attende una sfida: disputare quattro partite con la stessa altissima determinazione. In quersto senso mi sento di poter affermare che la squadra è pronta-
  • Quelle con Francia e Iraldna sono due partite che, in sede di pronsotico, tutti assegnano ai nostri avversari. Io non vedo l’ora di giocarle. E poi vedremo chi si è sbagliato e ch iaveva ragione!

Gino Troiani manager Nazionale

  • È probabile che Sergio Parisse rientri contro il Canada (seconda partita, ndr). I medici che lo stanno seguendo parlano di progressi evidenti e rapidi.
  • Garcia sta recuperando, parte con noi e martedì decidertemo se mandarlo in campo al debutto o farl oriposare ancora qualche giorno.

 

Giorgio Sbrocco