di Giorgio Sbrocco
BILANCIO DEL RUGBY PADOVANO 2014 – 2015
Capita. E quando arrivano c’è davvero poco da fare. Trattasi delle annate magre. Secche e aride, cartonate come certe pelli avvizzite che nessuna crema riuscirà a rigenerare. Si tratta di congiunture, per certi versi dolorose, avare di soddisfazioni come le vacche, appunto, drammaticamente sotto peso che, di solito, precedono o seguono quelle grasse. Più in carne, succulente. E appetitose.
Il rugby padovano chiude il 2015 con un bilancio che neanche un inguaribile ottimista come l’attuale presidente del consiglio, e la sua poco variegata coorte di yes men e yes women, potrebbe esimersi dal definire “parco di risultati”. Non proprio numeri da default greco. Ma quasi… Nell’ordine, e prima di tentare di capirci qualcosa, ammesso che da capire ci sia roba grossa, importante, significativa:
– il Petrarca ha chiuso il campionato di Eccellenza con 8 partite vinte e 10 perse, totalizzando 43 punti che l’hanno relegato a un settimo posto nulla più che dignitoso. In un torneo cui ha preso parte una squadra (Prato) che tale si è dimostrata solo ed esclusivamente sulle carte (federali), e una (L’Aquila) che ha costruito la propria salvezza sulle due uniche vittorie proprio a danno dei derelitti toscani, la posizione in classifica dei ragazzi di Moretti equivale davvero a poca cosa. Peccato, perché una tale prestazione a così poco tempo dallo scudetto vinto al Battaglini (gestione Presutti), dice più e meglio di qualsiasi analisi tecnica, di uno scadimento che non può che preoccupare tifosi e sostenitori dei colori bianconeri. L’estate dirà se il futuro prossimo del club della Guizza sarà all’insegna del tentativo di ritornare competitivo. E, soprattutto, se una tale (scontata) volontà sarà sostenuta dai mezzi e dalle risorse adeguate. Il cambio di panchina è fra le poche cose certe, dal momento che è ufficiale che Andrea Moretti affiancherà Alessandro Troncon nello staff dell’Italia under 20 (il Mondiale lombardo-emiliano di categoria comincerà il 2 giugno). Al suo posto, si dice, arriverà Andrea Cavinato. Piaccia o non piaccia: un vincente.
– In serie A sono state due le sentenze definitive. Una arriva dal Valsugana e dice che il XV allenato da Sandro Battistin e Dario Zanato ha tenuto fino all’ultimo le carte vincenti in mano, prima di arrendersi al preventivato biscotto parmense (zona Colorno) dell’ultima giornata, che ha regalato al Cus Verona la post season in proiezione promozione ed escluso i padovani da una volata che, oggettivamente, avrebbero meritato di disputare. La fine delle ostilità nello stesso campionato ha anche decretato la discesa in serie B del Rubano allenato (e bene!) da Andrea Zulian, che scende in terza serie in compagnia del Badia. Restando nella cedetteria (da quest’anno unificata e splittata in due fasi distinte) anche se con lo sguardo fuori provincia, merita segnalare la salvezza ottenuta dal Barton Perugia guidato dalla panchina da Luca Martin, vecchia conoscenza e gloria azzurra (oltre che Barbarian) formatosi nel vivaio del Petrarca.
– Una sola squadra padovana in serie B, il Cus di Oscar Collodo, inserito nel girone C, quello senza retrocessioni, che ha chiuso a metà classifica con 32 punti e 6 partite vinte sulle 18 disputate. Il tecnico trevigiano, sgravato a inizio stagione dal peso della lotta per la salvezza, ha puntato a valorizzare i giovani provenienti dal vivaio interno e a giudicare dalla qualità media delle prestazioni fornite nel corso dell’anno, si può ragionevolmente ritenere che abbia centrato l’obiettivo.
– Campionato da incorniciare quello del XV cadetto del Petarca affidato a Pietro Monfeli e Andrea Marcato che ha vinto a mani basse il girone B della serie C, conquistando direttamente (senza passare per barrages o seconde fasi) la promozione in serie B. Nello stesso girone, da segnalare anche l’onesto campionato del Monselice che ha chiuso al quarto posto con 35 punti e un record in assoluto equilibrio (7 – 7). Al settimo posto hanno chiuso invece i Monsters del presidente Marino Rocco, che hanno totalizzato 11 punti (una vittoria, un pareggio).
– Chi vola sulle ali dell’entusiasmo per una stagione che potrebbe concludersi con uno storico tricolore sul petto è la formazione femminile del Valsugana, allenata da Nicola Bezzati. Le bianco azzurre di Altichero hanno agevolmente superato le laziali di Artena nella doppia gara di semifinale e ora attendono il 24 maggi per misurarsi con il Monza detentore del titolo.