Che batosta! Sono passate quasi 24 ore dall’evento ma non riusciamo ancora a credere a quanto è avvenuto in quel di Alessandria e soprattutto non riusciamo a risollevare il morale dopo una delusione così cocente.
E’ vero, tutto è relativo e stiamo parlando di un evento sportivo, ma la carica che tutti avevamo in corpo, maturata dopo una stagione vissuta fin dal primo giorno del ritiro e scadenzata lungo un campionato condotto sempre nelle prime posizioni e sfumato al novantesimo dell’ultima giornata, era veramente tanta. Poi smaltita quella delusione sono arrivati i playoff ovvero quella mini competizione, per noi fatta solo di sei partite, che doveva rimettere in ordine le nostre ambizioni e che pur con qualche titubanza ci aveva riportato alla finale per eccellenza, quella con l’Alessandria altra nobile seconda in cerca di riscatto.
I 210 minuti giocati contro i grigi di Moreno Longo hanno a nostro avviso evidenziato che anche in un quadro di sostanziale parità il successo ce lo saremmo largamente meritati se non altro per le occasioni da rete create e per una certa superiorità nell’impostazione del gioco, ma la lotteria dei rigori con un ulteriore e atroce beffa ci ha condannati all’ultimo penalty e ci lascia così, come un pugile stordito, a terra nell’inferno della serie C.
Ci sembra del tutto infruttuosa la ricerca di un colpevole, i rigori decisivi li hanno sbagliati anche i calciatori più famosi, le occasioni sotto porta a volte sono irripetibili, i goal subiti segnati con una manata clamorosa sono validi se l’arbitro non afferma il contrario. Aggiungiamo poi che nemmeno la sorte ci è stata benevole con la disputa della finale all’andata in casa e pure il regolamento ci ha messo del suo con delle partite giocate in orari impossibili e con una esagerata gestione dei cartellini.
Crediamo invece che non vada disperso tutto ciò di buono abbiamo vissuto in questa annata, dal primo posto a 79 punti ai tanti successi ottenuti, al record di goal segnati e i pochi subiti, agli spareggi vissuti appassionatamente fino all’ultimo minuto al grande orgoglio biancoscudato che ha sempre pervaso l’aria in ogni momento della stagione nonostante l’epidemia di Covid 19 abbiamo tenuto i tifosi lontano dagli stadi. Abbiamo una società che tenendo fede al suo impegno di riportare il biancoscudo in B nell’arco di tre stagioni ha sborsato una somma vicina ai sette milioni di euro allestendo una rosa di primissimo piano e non palesando mai incertezze nella ricerca dell’obiettivo prefissato. Ci sono stati indubbiamente degli errori che andranno attentamente analizzati ma il nostro maggior auspicio deve essere quello di continuare a testa bassa per conquistare quella serie B che quest’anno è sfuggita per un soffio ma che rimane comunque ‘obiettivo principale per una piazza ambiziosa come la nostra.
Forza Padova, grazie comunque per una stagione così intensa, il popolo biancoscudato è già pronto per ricominciare!
Giorgio Miola