Padova ko a Seregno e la panchina di Caneo vacilla




di Giorgio Miola

Il Padova è sconfitto di misura per 1-0 a Seregno dal Sangiuliano e sprofonda in classifica ai margini della zona playoff in quindicesima posizione. Doveva essere la partita del riscatto dopo l’immeritata sconfitta di domenica in casa con il Renate dove i biancoscudati avevano messo in campo una prestazione di buon livello ed invece contro i lombardi la squadra ha disputato un match tutto da dimenticare meritando una sconfitta che fa riflettere proprio per il modo in cui è maturata. Si è trattato infatti di una vera e propria disfatta dove il Padova non ha praticamente fatto un tiro in porta nell’arco del match e dopo un inizio arrembante ma sterile dal punto di vista offensivo ha finito per subire il gioco e le occasioni create da una formazione non trascendentale e con ben altri obiettivi rispetto all’undici patavino. La differenza in campo tra le due squadre è stata determinate dalle motivazioni e dalla gran voglia di vincere dei padroni di casa che hanno così prevalso su un Padova che non è nemmeno la copia sbiadita di quello che aveva caratterizzato il primo mese del torneo.

Ora si aprono dei pesanti interrogativi sul futuro della squadra certamente non attrezzata per muoversi nei terreni scivolosi della bassa classifica e sulla posizione del tecnico Bruno Caneo che non appare più così solida alla luce degli otto punti conquistati nelle ultime undici partite di cui soltanto tre dallo scorso 23 ottobre su ventuno punti disponibili. Un bilancio totalmente fallimentare per una società che anche quest’anno ha investito una somma vicina ai cinque milioni di euro e pur ridimensionando un poco il suo budget non pensava certo di trovarsi in una posizione di classifica così delicata.

La cronaca del match ci racconta di un primo tempo piuttosto equilibrato con il Padova che ha esercitato una certa pressione nei primi minuti mentre il Sangiuliano ha progressivamente preso coraggio e per due volte si è fatto minaccioso, in particolare al minuto 25’ con Cogliati che impegna seriamente Donnarumma mentre al 41’ e lo stesso attaccante a non inquadrare bene la porta su invito di Anastasia. Nella ripresa il Padova scompare e sono i padroni d casa a rendersi pericolosi e che si vedono annullare al il goal del vantaggio siglato da per la posizione di offside di che tocca il pallone prima che oltrepassi la linea di porta. Ma la gioia del goal è solo rimandata perché due minuti più tardi Miracoli servito involontariamente da Valentini insacca dal centro dell’area nonostante la disperata uscita di Donnarumma e mette la parola fine sull’ennesima prestazione negativa dei biancoscudati che dopo aver provato l’ebrezza della testa della classifica ora annaspano ad un passo dai play-out.

Ma non c’è nemmeno il tempo per respirare visto che tra tre giorni è già ora di tornare in campo ed il Padova è atteso all’Euganeo da un inatteso scontro salvezza con i cugini del Trento che navigano in acque ancora più agitate quattro punti più sotto ma scenderanno in campo per strappare punti preziosi che Valentini e compagni non possono più concedere.

SANGIULIANO CITY-PADOVA 1-0

 

Marcatori: 35’st Miracoli

 

SANGIULIANO CITY (4-3-3): D’Alterio; Zanon, Serbotui, Alcibiade, Salzano; Pedone, Guidetti(18’st Metlika), Fusi; Anastasia(48’st Pascali), Miracoli, Cogliati. A disposizione: Cervellera,  Bruzzone, 27 Baggi,, Marchi,  Ippolito, Guerrini, Pedone, Saggionetto, Deiana, Qeros, De Respinis. Allenatore: Ciceri.

 

PADOVA (3 5-2): Donnarumma; Germano, Ilie(1’st Valentini), Belli; Vasic(30’st Jelenic), Franchini, Radrezza, Cretella(1’st Liguori), Gasbarro; Piovanello, De Marchi( 26’st Ceravolo). A disposizione: Fortin, Zanellati, Calabrese, Zanchi, Curcio, Bacci, Gagliano, Ghirardello. All. Caneo

 

Arbitro: Crezzini di Siena

Ammoniti: Vasic, Anastasia, Zanon, Ilie, Ciceri, Salzano

Espulsi: Due componenti della panchina del Sangiuliano