Marzio Innocenti al Panathlon Padova

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Debutto “ufficiale” per il nuovo presidente Massimo Cavalca, nel corso della serata consegnato il Premio Saetta a Ivona Klaric

Aneddoti, ricordi, curiosità, ma anche un presa di posizione importante in chiave di politica sportiva. C’è stato tutto questo dietro al primo incontro tematico del 2016 organizzato dal Panathlon Padova alla Piroga di Selvazzano. Ospite d’onore Marzio Innocenti, attuale presidente del Comitato Regionale Veneto della Federazione rugby, accompagnato per l’occasione dal suo ex sodale azzurro, nonché rivale in tanti derby fra Petrarca e Rovigo, Stefano Bettarello.

«Dai tempi in cui giocavo io tante cose sono cambiate» ha raccontato il livornese Innocenti, da giocatore vincitore di quattro scudetti con la maglia del Petrarca Padova, nonché capitano della squadra azzurra alla prima Coppa del Mondo in Australia e Nuova Zelanda. «La svolta ci fu nel 2000, con l’ingresso dell’Italia nel Sei Nazioni. Ai mei tempi la nostra era una delle federazioni più piccole, oggi è la seconda più ricca dopo quella del calcio. Ma nel passaggio dall’epoca “naif” a quell’attuale sono stati molti gli errori commessi, a partire dall’introduzione del sistema delle accademie giovanili, che sta distruggendo i vivai delle società. Io dico: riportiamo il rugby ai club». E sulla sua potenziale candidatura anti-Gavazzi alla presidenza federale nazionale, Innocenti ha confermato: «Faccio parte del movimento al lavoro per un’alternativa. Ancora non è successo, ma se mi sarà chiesto di candidarmi non dirò di no».

 

Nel corso dell’incontro, a cui ha partecipato anche l’attuale capitano del Petrarca Federico Conforti e che è stato introdotto dal socio panathleta Remigio Sturaro, un largo spazio lo hanno avuto i ricordi. In particolare quelli legati al derby. «Io, da rodigino, non dimenticherò mai l’emozione che dava entrare al Tre Pini» ha aggiunto Bettarello, primo italiano a essere convocato fra i Barbarians. «Quel ciclo petrarchino mi impedì di mettere in bacheca diversi scudetti… ma noi possiamo dire di essere sempre stati in serie A, voi padovani, che siete partiti dalla B, non potete farlo» ha scherzato.

 

Quello di giovedì 25 è stato anche il primo appuntamento del Panathlon Padova con il nuovo presidente Massimo Cavalca alla guida. Nel corso della serata, assieme alla professoressa Valeria Marin, Cavalca ha consegnato il Premio “Walter Saetta” alla vincitrice Ivona Klaric, che non aveva potuto partecipare alla serata dei Premi Panathlon dello scorso novembre perché impegnata all’estero per motivi di studio. Klaric lo ha vinto grazie alla sua tesi di laurea, in cui ha affrontato il tema della deambulazione del paziente diabetico per la prevenzione dell’amputazione del piede. «Un lavoro» ha spiegato, «che mette in luce come l’attività sportiva possa essere un mezzo per riacquistare autonomia e recuperare la propria “vecchia” vita».