di Stefano Miola
Il Padova, dopo il deludente pareggio nella trasferta di Teramo e la successiva sconfitta nella gara di recupero della prima giornata a San Benedetto del Tronto, torna a giocare tra le mura amiche dell’Euganeo dove lunedì alle 20.45 affronterà la Reggiana.
La squadra ospite è quinta in graduatoria ma, visto la classifica assai corta, si trova a soli tre punti dalla capolista Bassano. Il tecnico Colucci su 26 giocatori in rosa ne ha fin qui schierati 21. Questo dato sta a significare che non esistono titolare inamovibili e che tutti i giocatori all’occorrenza possono essere tra l’undici che scende in campo. Daniele Pedrelli e Alessandro Cesarini non hanno ancora giocato solo perché infortunati ma i due sono tra i pezzi pregiati del mercato estivo sui quali ci sono grandi aspettative. Il primo è in teoria il titolare della fascia sinistra, mentre il fantasista dovrebbe giocare sulla destra del tridente offensivo, dove ora si è ritagliato un posto da inamovibile il talentuoso Jacopo Manconi che il capo cannoniere della squadra con quattro reti ed è l’unico ad essere sempre sceso in campo dal primo minuto insieme al portiere Perilli. Il tecnico è solito schierare i suoi uomini con il 4-3-3 con Perilli tra i pali;. in disesa MOGOS a destra, capitan TREVISAN e ROZZIO al centro e GIRON a sinistra; a centrocampo dovremo vedere CALVANI, l’ex biancoscudato BOVO e ANGIULLI; tridente di attacco formato da MANCONI, GUIDONE ed uno tra LAFUENTE e SBAFFO.
Per il Padova sarà sicuramente una serata assai complicata considerato il fatto che dopo la brutta sconfitta subita a San Benedetto del Tronto la società era orientata ad esonerare il tecnico Oscar Brevi per poi ripensarci dandogli ulteriori 90’ per dimostrare di essere in grado di variare il trend per ora assai negativo dell’undici biancoscudato. Il tutto ha creato un clima di grande incertezza nella società e nella tifoseria e all’Euganeo si respirerà sicuramente un’aria pesante in attesa di quello che sarà un match chiaramente da ultima spiaggia per definire il cammino futuro della squadra. Nell’ultima conferenza stampa il tecnico ha difeso le sue scelte imputando il momento negativo alle numerose assenze patite durante i primi mesi del torneo e al clima negativo che si è creato intorno alla sua figura sin dal suo ingaggio per un curriculum non particolarmente brillante e in particolare per i due esoneri subiti negli ultimi due anni. Si annuncia dunque un match ad alta tensione dagli esiti imprevedibili, dove comunque vedremo se la squadra è a fianco del suo allenatore e quindi esibirà una prova piena di orgoglio e voglia di vincere oppure se la gestione del tecnico milanese è destinata ad esaurirsi. E in tal caso sono già stati contattati due tecnici, Mario Petrone e Michele Serena, che verrebbero volentieri al capezzale di questo Padova dalle ambizioni importanti ma dal rendimento piuttosto carente.