È stato lanciato ufficialmente oggi a Padova il progetto Wheelchair Rugby (Wcr) che si prefigge di valutare i benefici psicofisici dell’attività sportiva negli atleti disabili con l’introduzione di metodologie innovative per l’allenamento grazie all’utilizzo distrumentazioni all’avanguardia.
I risultati che saranno ottenuti seguendo i raduni periodici della nazionale paralimpica di rugby nell’arco di circa due anni, forniranno dati importanti per creare nuovi protocolli riabilitativi nelle gravi disabilità e essere di stimolo a giovani che si trovassero in simili condizioni ad intraprendere una attività sportiva. Alla conferenza stampa era presente anche il presidente della Fispes,Sandrino Porru.
Il progetto Wcr nasce dal più ampio accordo stipulato tra la Fondazione Opera Immacolata Concezione (Oic) di Padova, la Fispes e il Cip. Un’iniziativa resa possibile grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Il progetto si avvale della collaborazione scientifica del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Padova, della Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa e dell’Azienda Ospedaliera di Padova.
Sarà quindi possibile per gli atleti delle nazionali paralimpiche delle diverse discipline sportive svolgere le loro sedute di allenamento presso le strutture dell’Oic, che sono state ritenute perfettamente idonee allo scopo.
I soggetti promotori del progetto hanno voluto così motivare la loro partecipazione.
Angelo Ferro, presidente della Fondazione Oic: “Siamo lieti di essere tra gli enti promotori di questo progetto . Si tratta infatti della prima ricerca scientifica effettuata su soggetti disabili che praticano sport a livello agonistico, su un tema di grande significato. Il progetto ha quindi preso avvio non solo grazie al grande sostegno della Fondazione Cariparo e di altre benemerite realtà , ma anche al riconoscimento che il Cipe ha voluto dedicare al Civitas Vitae, considerandolo centro di promozione di avviamento alla pratica sportiva di giovani sportivi disabili”, nonché di campus privilegiato per gli allenamenti delle squadre paralimpiche nazionali”.
Stefano Masiero, direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa: “La riabilitazione moderna della persona con disabilità si pone come obiettivo la realizzazione di tutti gli interventi necessari al raggiungimento del livello più elevato possibile di recupero funzionale. Nell’ottica di un reale empowerment il progetto finalizzato al miglioramento delle capacità neuromuscolari residue in atleti disabili nella pratica sportiva del rugby in carrozzina, rappresenta una grande opportunità, unica nel suo genere, in Padova e in Italia, per dimostrare scientificamente come è possibile migliorare la performance e la funzione di persone con disabilità cronica mediante l’esercizio fisico mirato (sport-terapia). L’integrazione sociale e il raggiungimento di grandi obiettivi sportivi che potrebbero derivare da questo progetto, rappresentano un’occasione straordinaria per far conoscere a tante persone una modalità per superare la disabilità e migliorare la “partecipazione sociale” .
Sandrino Porru ha dichiarato:”Si tratta di un progetto particolarmente interessante che permette alla Fispes e alla disciplina del rugby in carrozzina di poter raccogliere copiosi frutti sotto diversi aspetti. Soprattutto sotto il profilo sociale sarà l’ennesima dimostrazione che la persona con disabilità è una grande risorsa umana capace di creare valore aggiunto. E’ uno stimolo di crescita per la società intera, oltre a fornire un grande esempio e un forte incoraggiamento per tutte le persone che vivono la stessa condizione di disabilità . Un particolare ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa.”
Il presidente nazionale del Cip Luca Pancalli ha dichiarato:“Con questo progetto avete colto un messaggio che ci sta molto a cuore: fare sport da disabili, significa esattamente, come per i normodotati, misurare risultati e prestazioni, ma anche reazioni fisiologiche agli sforzi dell’allenamento. Lo sport paralimpico è un mondo popolato di atleti, tecnici e professionisti abituati a standard di prestazione molto alti e i rugbisti che vedete davanti a voi ne sono la testimonianza viva. E’ quindi opportuno mettere al servizio della loro attività studi e valutazioni scientifiche, per ottimizzare i risultati sul campo, ma anche e soprattutto il benessere e lo stile di vita”.
Proprio con questo importante progetto prende avvio operativo la Fondazione Hpnr Onlus (Human Potential Network Research) che si occupa di promuovere e sostenerela progettualità scientifica e la sperimentazione tecnica nell’ambito delle diverse aree di fragilità umana. La Fondazione HPNR Onlus delinea contesti che favoriscono la coesione sociale e l’intergenerazionalità, valutandone scientificamente l’efficacia.
Va segnalata la convinta adesione dei sostenitori che hanno contribuito finanziariamente al progetto: Djo S.r.l., Offcarr S.r.l., Esicert, Fondazione Unione Sportiva Petrarca, Amici dell’Ucid, Petrarca Rugby e il comitato regionale veneto Fir.