di Giorgio Miola
Il Padova esce a testa bassa anche in riva al lago di Como sconfitto per 2-1 dal Lecco. Un ennesimo stop senza attenuanti che lascia senza parole e che, salvo improbabili dietrofront dell’ultimo minuto, costerà la panchina a mister Caneo che sembra non aver più la necessaria lucidità per farsi seguire dai suoi giocatori che in campo sembrano molto lontani dal suo credo calcistico e dalle sue indicazioni. Lo ha annunciato il direttore sportivo Mirabelli presentatosi al suo posto nella conferenza stampa di fine partita confermando che una decisione verrà presa in un imminente summit tra lui, la presidente Bianchi e Joseph Oughourlian mentre altre fonti riferiscono le la scelta del sostituto dovrebbe ricadere su un tecnico dal polso forte esperto della categoria e anche delle vicende biancoscudate. Già in serata conosceremo la decisione societaria ma intanto bisogna leccarsi le ferite di questa ennesima giornata negativa maturata contro un avversario che, pur secondo in classifica, non è apparso affatto irresistibile ma ha svolto alla perfezione il suo compito nel match attaccando e segnando nella prima parte e poi resistendo senza patemi alla sterile controffensiva patavina. Come in un film horror ormai visto troppe volte il Padova ha subito goal su delle incredibili disattenzioni difensive e dei veri e propri regali all’attacco avversario che non sono minimamente mutati nonostante il cambio di modulo adottato da Caneo da una settimana a questa parte ed il passaggio dalla difesa a tre a quella apparentemente più protetta con un uomo in più. Ma va anche aggiunto che oltre agli errori in difesa certamente non brillano gli altri reparti, con un centrocampo insufficiente e un attacco che nonostante il modulo a quattro non è riuscito in tutta la ripresa a costruire una sola palla goal.
Mercoledì era arrivata la delusione dell’eliminazione dalla coppa Italia per la sconfitta subita in casa ad opera della Juventus next generation ed oggi con l’ennesimo risultato il Padova è stato letteralmente liquidato dal Lecco. E’ chiarissimo che qualcosa di drastico va cambiato e non potendo sostituire una buona parte di giocatori non rivelatosi all’altezza, il primo a pagare sia l’allenatore che da settimane appare spaesato ed incapace di invertire una rotta negativa al massimo con la squadra che ora naviga ai margini della zona retrocessione e sabato prossimo dovrà affrontare all’Euganeo una drammatica sfida con il Mantova che tre punti indietro apre la zona play-out.
La cronaca del match è particolarmente povera con il vantaggio del Lecco maturato dopo solo 4 minuti grazie ad una girata al volo di Ilari lasciato solo al limite dell’area e la possibilità dei padroni di casa di raddoppiare al 18’ dopo un incredibile pasticcio difensivo biancoscudato e sulla respinta sulla linea di porta di Belli con Donnarumma già battuto. Il momentaneo pareggio del Padova arriva al minuto 28 grazie ad un autorete di Zambataro che devia nella sua porta una conclusione di Cretella ma basta attendere i primi minuti della ripresa per il definitivo vantaggio del Lecco firmato da Giudici lasciato completamente solo in area.
Il resto è solo uno sterile forcing del Padova che non porta a nessun risultato e condanna la squadra all’ennesima sconfitta in attesa che l’imminente cambio tecnico possa dare un minimo di futuro ad una formazione letteralmente allo sbando.
LECCO-PADOVA 2-1
Reti: Ilari (Le) al 4′ pt, aut. Zambataro (Le) al 29′ pt, Giudici (Le) al 10′ st
LECCO (3-5-2): Melgrati; Lepore, Battistini, Enrici; Giudici (dal 28′ st Maldonado), Girelli, Galli (dal 28′ st Zuccon), Ilari, Zambataro; Buso (dal 37′ st Lakti), Pinzauti (dal 44′ st Mangni). A disposizione: Stucchi, Maffi, Maldini, Sangalli, Pecorini, Scapuzzi, Stanga, Longo, Berra, Rossi. All. Foschi
PADOVA (4-3-3): Donnarumma; Germano (dal 16′ st Russini), Belli, Gasbarro, Zanchi (dal 27′ st Franchini); Vasic, Dezi, Cretella; Liguori (dal 16′ st Ceravolo), De Marchi (dal 34′ st Jelenic), Piovanello (dal 34′ st Gagliano). A disposizione: Zanellati, Rossi, Valentini, Ilie, Radrezza, Calabrese. All. Caneo
Arbitro: Ermes Fabrizio Cavaliere di Paola (Pintaudi-Bianchini). Quarto uomo Diop
Ammoniti: Liguori, Battistini, Piovanello, Ilari, Franchini, Zuccon