La Luparense San Paolo ospita il Tamai




La Luparense San Paolo torna tra le mura amiche per l’undicesimo turno di serie D con il Tamai. Si giocherà domenica primo novembre alle 14.30 allo stadio Gianni Casée di San Martino di Lupari. Con alle spalle il pari in rimonta con la Liventina, davanti ai propri tifosi i Lupi se la vedranno con una delle squadre più in forma del campionato. Il Tamai è infatti quinta a 16 punti in classifica, due in più rispetto alla formazione di Enrico Cunico. Dirigerà la gara il signor Francesco Carrione della sezione di Castellammare di Stabia.

Lupi senza Severgnini e Nichele, squalificati, e senza lo sfortunato Mattioli, operato in settimana per la rottura della clavicola (ne avrà per un mese e mezzo). Tre titolari dell’ultimo confronto forzatamente fuori per diversi motivi: «Le assenze? Abbiamo grandi alternative, altri attaccanti, centrocampisti e difensori che possono fare bene – commenta coach Enrico Cunico – Non voglio sentire parlare di difficoltà per qualche giocatore out, non ci sono alibi o scusanti, la rosa è competitiva, tutti sono all’altezza, e chi giocherà avrà l’occasione per mettersi in luce. Questo è un gruppo dove tutti possono ritenersi titolari».
L’avversario è comunque di qualità: «Il Tamai sta attraversando un gran periodo, non a caso arrivano da risultati utili, hanno vinto contro una squadra importante qual’è la Virtus Vecomp e possono contare su una classifica importante. Hanno un ottimo mister e un bel gruppo; di certo verranno a San Martino per dimostrare una volta di più la loro compattezza. Il loro punto di forza? L’attacco, con 4 giocatori bravi. Siamo consapevoli che sarà una partita difficile ma la nostra forza dovrà essere quella di imporre il nostro gioco con umiltà, sempre nel rispetto dell’avversario».
La Luparense San Paolo ha dimostrato comunque di essere squadra di carattere: «Una settimana fa abbiamo dimostrato che possiamo pareggiare una partita anche in nove contro undici. Ma il carattere bisogna averlo sempre. Mentalmente ci siamo dovuti arrabbiare. Con il Tamai vorrei che trovassimo la stessa fame e intensità dal primo minuto, in undici contro undici. Le qualità ci sono; serve ritoccare qualcosa, specialmente dal punto di vista mentale non possiamo permetterci errori e gol subiti per disattenzioni banali, ma la squadra è comunque in crescita e i risultati devono venire di conseguenza».