Una grande gara, disputata ieri al Palasport “Ancilotto” di Mestre, ha portato Davide Cecchetto, atleta del Kyoto Judo Kai di Cittadella, sul gradino più alto del podio nella competizione di qualificazione per le finali del campionato italiano, classe Cadetti, che i prossimi 19 e 20 marzo assegneranno al Lido di Ostia i titoli di categoria, maschili e femminili.
Ben 98 gli atleti veneti in gara a Mestre, che si sono sfidati per ottenere un pass per la finale nazionale. Tra loro anche il cittadellese Davide Cecchetto che, vincendo tutti gli incontri per ippon (vittoria piena), ha conquistato la medaglia d’oro e il diritto di disputare la finale al PalaPellicone del Lido di Ostia.
La sua strada verso la vittoria inizia dalle fasi eliminatorie, vincendo con un ippon di ura-nage (tecnica di rovesciamento all’indietro) su Giorgio Rodato del Montebelluna Judokai, accedendo così ai quarti di finale. Da qui la conquista della semifinale passa attraverso la vittoria per osaekomi (immobilizzazione al suolo) su Sebastiano Michelotti, del Judo Vittorio Veneto. La semifinale se la gioca invece con Emanuele Vidorin del Judo Treviso, vincendo con un “super-ippon” di o-soto-gari (grande falciata dell’esterno) da far tremare il palasport.
La conquista del primo posto Cecchetto se la contende con Alberto Dario, del Jigoro Kano Judo Club di Vicenza, testa di serie n. 1 della competizione. Prima passa in vantaggio di yuko (piccolo punto) ottenuto con un uchi-mata (una tecnica eseguita con le gambe) che non ha però dato i frutti voluti; poi, sull’attacco di Dario, l’atleta del Kyoto Judo Kai risponde di nuovo con un o-soto-gari che gli fa chiudere la gara ottenendo ippon.
«Una bella gara, che conferma la preparazione di Cecchetto e indica che il lavoro che stiamo facendo va nella direzione giusta» afferma il maestro Diego Lancini, del Kyoto Judo Kai. Cecchetto infatti la settimana scorsa è arrivato ai piedi del podio anche al torneo internazionale di Vittorio Veneto, una delle più partecipate competizioni internazionali che si disputano in Italia (con 1051 partecipanti in questa edizione), dove si è classificato al quinto posto dopo aver battuto anche il lombardo Filippo Poni (testa di serie n. 3 del Torneo) ed essere stato fermato solo nella semifinale dall’austriaco Samuel Gassner (Muhlviertel) e nella finale per il 3° posto da un altro austriaco, Jakob Wiesinger, sempre del Muhlviertel. «Peccato», continua il maestro Lancini, «che praticamente nessuno creda nel judo. È uno sport, una disciplina olimpica, pulito e positivo dove si insegnano valori come rispetto, lealtà, amicizia, onestà, impegno ed altruismo, dagli atleti più piccoli ai più evoluti. Ma è difficile ottenere grandi risultati sostenendoci solamente grazie agli sforzi di un piccolo gruppo di persone volenterose; e quando “bussiamo” alla ricerca di qualche sostegno economico esterno, troviamo sempre le porte chiuse. Incontrare qualcuno, qualche azienda, che creda nei nostri valori potrebbe rappresentare una grande svolta. Al judo non serve molto, ma un piccolo aiuto per noi potrebbe essere davvero importante».