Il portacolori di Irontech Motorsport, nonostante noie tecniche alla sua Fiat 124 Sport Spider, rientra dall’appuntamento vicentino con un bagaglio carico di forti emozioni.
Un tuffo nel passato, in quello vero, dove le gesta di piloti e navigatori, a bordo delle loro vetture, scrivevano pagine indelebili della storia dell’automobilismo sportivo: ecco il riassunto della Coppa Attilio Bettega 2018, gara di regolarità per auto storiche, per Valerio Scettri.
Il portacolori del sodalizio patavino, Irontech Motorsport, è stato protagonista, in questo fine settimana, lungo strade che hanno segnato momenti indimenticabili nell’epopea del rallysmo, dove la velocità pura non era l’unico fattore determinante mentre l’avventura che era il vero cuore pulsante della specialità.
Nel recente weekend il pilota di Este ha abbandonato il mondo delle auto moderne per sedersi al volante della rivitalizzata Fiat 124 Sport Spider, griffata Irontech Motorsport, con al proprio fianco Gianluca Gattolin.
La neve ed il ghiaccio, la notte spezzata unicamente dalla luce delle fanalerie supplementari, le assistenze lungo la strada con gli amici di tutti i giorni a farsi in quattro per permetterti di continuare il cammino: emozioni di altri tempi.
“La gara” – racconta Scettri – “è stata semplicemente bellissima. Partire dal Ponte degli Alpini, a Bassano del Grappa, nel primo pomeriggio per poi affrontare in un fiato tutta la notte, con temperature proibitive, su ghiaccio e neve, è stata per noi un’esperienza da custodire gelosamente nell’album dei ricordi più cari. Non avevamo mai provato emozioni così forti. Adesso possiamo, seppur solo in minima parte, capire cosa provavano i veri pionieri del rallysmo, ben lontano da quanto viviamo tutti i giorni. Panorami sensazionali, prove che han fatto la storia del Rally San Martino di Castrozza negli anni settanta. Cosa potevamo desiderare di più?”
Se il lato emozionale è stato un’apoteosi la stessa cosa non si può dire di quello tecnico sportivo, che non ha minimamente scalfito la gioia dell’equipaggio di Irontech Motorsport.
Nella prima fase di gara, quella che portava i concorrenti dal centro di Bassano del Grappa nel primo pomeriggio verso la birreria Pedavena, il cedimento dell’alberino dell’acceleratore rallentava la corsa di Scettri che, grazie all’assistenza veloce, riusciva comunque a raggiungere la cittadina bellunese.
Nella seconda sezione, che vedeva il plotone dei superstiti affrontare le ultime prove verso la birreria Cornale in Valsugana, a mettere i bastoni tra le ruote al duo patavino ci pensava il supporto del cambio, che li abbandonava.
“Le assistenze veloci sono state decisive” – sottolinea Scettri – “per farci arrivare al traguardo e dobbiamo ringraziare di cuore i nostri amici, che si sono ghiacciati letteralmente per aiutarci. Tredici ore in auto, prove impegnative su ghiaccio e neve, di notte, con il freddo. Esperienza che ripeteremo sicuramente il prossimo anno perchè ci ha segnato profondamente, in positivo.”