Inghilterra: basta un tempo e ne fa 40




Italia – Inghilterra 9 – 40 (pt 9 – 11)

Marcatori: 9’ cp Canna, 12’ cp Farrell, 16’ cp Ford, 19’ cp Canna, 25’ mnt Ford, 36’ cp Canna. 54’ m. Joseph tr. Ford, 58’ m. Joseph tr. Ford, 62’ cp Ford, 71’ mnt Joseph, 75’ m. Farrell tr Farrell

Arbitro: G. Jackson (Nz)

Roma – Sarà come ha detto Vittorio Munari in telecronaca (Inghilterra un poco supponente e attenta più a non smagliarsi il collant che a fare guerra vera in giro per il campo), sarà che Eddie Jones ha un concetto ancora discretamente vago della squadra che ha a disposizione (in campo praticamente quella del suo spernacchiato predecessore Lancaster) e di quanto valgono gli avversari (l’Italia da sculacciare…) soprattutto nella fase difensiva sugli spazi allargati. Sarà quel che sarà e quel che volete voi. Resta il fatto che al minuto 22’ Garica ha avuto sul piede l’ovale del 9-6 e l’ha sbagliato di un niente. E che una manciata di secondi dopo McLean, fatto prigioniero, perde palla davanti ai pali e Ford ci castiga sulla bandierina di sinistra. Una meta che vale il +5 e che un minuto dopo è seguita dal primo turnover (Gori placcato in piedi) della partita a favore degli inglesi. Altri segnali: Watson strappa la palla dalle mani di Garcia (28’), il piede di Canna semina il panico dietro la linea inglese, anche se un paio di volte pecca di precisione, non  di intuito e di inventiva. Se ne va (33’) Garcia (dentro Pratichetti), dopo che Fuser e Zanni sono stati sottoposti al protocollo anti commotivo (nota a margine: da non perdere Concussionion del 2015 , con Wil Smith nei panni del patologo legale di Pittsburg che fece tremare il mondo dell’Nfl americana. Dvd a noleggio o cb01.co in streaming), al 38’ perdiamo la prima rimessa su nostro lancio ma, al largo, San Campagnaro recupera e attacca. L’azione finsice con il cross di Canna per Parisse che Watson riceve in area di meta e diligentemente annulla. Finisce il tempo con Campagnaro (ma dai!) che caccia a metà campo un pallone vagante nato da una scarpata stellare di Bernabò davanti ai pali e con la certezza (?) che in campo ci sia stata tanta Italia e solo una spruzzata di Inghilterra. Dato confermato nella sostanza, per una volta, anche dal tabellone che dice +2 per i bianchi.

La ripresa si apre e la domanda è una sola: quanta benzina sarà rimasta? Brunel ha rpevisto che se ne abbiamo fino al 70’ è la volta che ce la giochiamo. Zanni, Garcia e Fuser fuori per infortunio sono tre cambi programmati in meno da fare. Young (altra palla recuperata su McLean da calcio alto al 45’) buca e Parisse si salva in riemssa laterale a 5 metri. Bianchi pronti al drive ma sporchi nella costruzione (Cole). Jackson non consente e fischia per noi. Grazie! Pochi l’avrebbero fatto. Haskel placca McLean in volo (48’), rischia il giallo ma lo evita perché… Perché sì. Non lo sapremo mai. Jones cambia l’artiglieria davanti (49’) e Canna prova a firmare il sorpasso (fallo Inghilterra in drive) da 40 metri ma non ci riesce. Poi va in onda il suicidio sull’asse McLean – Bellini – Sarto (rimessa veloce davanti ai 22, perchè??) che serve a Joseph la palla per la passggiata fin sotto i pali del +9 al 54’. Polli. Belli, simpatici, facce da bavi ragazzi, ma polli! In chiusa (57’) paghiamo dazio per la prima volta da inizio partita e loro vanno in rimessa a 15 metri, la vincono, mettono in moto il camion del drive, servono fuori per Ford che pennella per Joseph che schiaccia e chiude la partita.  Entra Castrogiovanni, Billy Vunipula stradica da terra un pallone che lancia Watson sull’out destro. Belle le gambe di Sarto che lo prende in recupero e lo trascina fuori. Dentro anche Padovani, per Canna (60’) e in chiusa è sofferenza vera. Ford ne fa altri 3. E di tempo ne manca ancora tanto. Troppo? Bella l’Italia del 63’ che ara l’Inghilterra fino a un metro dalla meta e poi gioca due rimesse consecutive sui 5 metri purtroppo improduttive. Idem le 12 fasi sui 22 che al 67’ si chiudono con un (discutibile) tenuto di Campagnaro. L’Inghilterra ha il problema di non macchiare la differenza punti. Più che segnare ancora sembra intenzionata a non subire. E invece, su palla recuperata in sospetto (sospetto?) fuori gioco a metà campo. Joseph trova la progressione per la terza marcatura individuale. In tre non riescono a fermarlo e a sbatterlo fuori.  Al 75’ George (!!! che offload) si ricorda di avere mani fatate e davanti alla porta serve a Farrell la palla del 40 – 9.

Per l’Italia: bene Campagnaro (nella foto), Biagi, Canna e Gega. Migliori degli inglesi: Joseph e Young. Per la serie “Saranno famosi”, occhio a Maro Iotoje, in campo 20’ ma bello assai. Sportivamente parlando!

gs