Giovanni Pellecchia
Mezzo vuoto o mezzo pieno? Il consueto dilemma riguarda anche il basket padovano, con i campionati al giro di boa.
La Broetto Virtus capofila del movimento cestistico locale, tornata in serie B (la terza serie nazionale) dopo ben 25 anni, ha chiuso il girone di andata con sole tre vittorie al suo attivo. In casa neroverde, oltre all’inevitabile “scotto” da matricola, le attenuanti (leggasi alla voce infortuni) non mancano. Però il bottino, pur in una classifica piuttosto corta nella fascia media visto che tre autentiche corazzate – Udine, Orzinuovi e Bergamo – sembrano fare campionato a sè, resta pur sempre miserello. Un po’ di ottimismo nelle fila virtussine, prima della pausa per lasciare spazio all’All Star Game di categoria, l’ha portato oltre all’acquisto di Stevan Stojkov e al rientro dell’eterno capitano Leo Busca (tanto che la squadra, calcolando anche il recuperato Alberto Mabilia uno dei tre acquisti estivi, conta ora ben tre playmaker!) soprattutto la vittoria: nella prima giornata di ritorno (dopo sei stop consecutivi) contro una diretta concorrente come la Fiorentina Scandicci, per di più (visto il +24) ribaltando ampiamente la differenza-canestri nei confronti diretti.
“Quest’anno la riorganizzazione dei campionati decisa dalla Federazione ha fatto della serie B una categoria diversa dalle stagioni precedenti: noi dalla serie C, la quinta serie, siamo saliti nella terza serie nazionale, un campionato che si sta dimostrando una via di mezzo tra le vecchie B1 e B2. Un torneo solido e tra l’altro tra i quattro gironi il nostro è probabilmente anche il più competitivo, con tanti giocatori interessanti, in particolare diversi play e guardie a cui si stanno informando squadre del piano superiore. Si tratta di un campionato con tecnici di alto livello dove ogni partita viene preparata con grande attenzione, con tante difese a tutto campo, con giocatori di grande impatto fisico” ha spiegato il coach Massimo Friso tracciando appunto un bilancio nell’ampia intervista pubblicata da Virtuspadova.it. Aggiungendo poi, riguardo la squadra: “Con l’arrivo di Stojkov e il riento di Busca abbiamo dato un ritmo alla squadra che con delle guardie sacrificate nel ruolo di play (Canelo e Salvato, ndr) non si poteva avere. Inoltre non avremo più problemi contro le difese pressanti e potremo impostare le azioni con una fluidità di manovra che renderà per tutti più facile far vedere quello che si è in grado di fare e non ci costringerà a fare le cose che non sappiamo fare. Abbiamo ritrovato il morale e sono certo che andremo in campo con caparbietà e voglia di rivalsa perchè vogliamo ribaltare una posizione di classifica che sappiamo di non meritare”.
In serie C Gold, la Guerriero Ubp nata in estate dal sodalizio tra Petrarca Patavium e 3P Crm(più la Pf Cadelfa nel femminile) ha chiuso il girone di andata con un bilancio di sei vinte e otto perse. Ovvero sotto quella “linea di galleggiamento” del 50% indicata dallo stesso giovane coachNicola Imbimbo per poter essere davvero protagonisti nella categoria. E, se vogliamo, molto lontano dalle ambizioni degli stessi dirigenti che quest’estate, in sede di presentazione del progetto, avevano proclamato di voler riportare Padova in A2 nel giro di tre-cinque anni. I biancoscudati, con una rosa piuttosto giovane, hanno finito per scontare l’inesperienza soprattutto nella parte centrale del girone; l’ultimo turno, invece, ha rappresentato una vera e propria battuta d’arresto, contro il fanalino di coda Spilimbergo per di più davanti al proprio pubblico e con la squadra lanciata sulla scorta di tre vittorie consecutive (di cui l’ultima, la quinta nelle ultime sei uscite, dopo un’autentica “battaglia sportiva” nel turno dell’Epifania a Monfalcone che aveva richiesto ben due tempi supplementari). Anche in questo caso, ogni discorso è ancora aperto: nello spazio di quattro punti, infatti, sono racchiuse ben dieci formazioni; con la zona play off che dista solo due lunghezze, così come però anche l’ultimo posto in graduatoria…
Dando uno sguardo alle minors infine, mentre in serie C Silver le formazioni padovane non brillano (quella più avanti, infatti, è l’Albignasego solo quinta), i Raptors Mestrino di Daniele Valentini guidano con pieno merito il girone Verde di serie D nel quale peraltro l’ambizioso Bam Abano Montegrotto – vincendo nettamente i due recenti derby, contro gli stessi Raptors e Roncaglia&Vigonza – è risalito al secondo posto. Secondo posto nel quale si trovano, passando invece al femminile, anche la Fanola Lupe in serie B e la Guerriero Pf Cadelfa in serie C. E, a livello giovanile, gli Under 20 della Broetto Virtus (sempre allenati da Massimo Friso), nel girone B del campionato DNG. Se son rose…