di Enrico Daniele
(foto di Enrico Daniele)
Il Petrarca si è riunito lunedì 31 luglio finalmente a ranghi completi, dopo il rientro dei giocatori impegnati con le varie Nazionali.
L’occasione è stata propizia per intervistare il presidente del Petrarca che, schietto e convinto più che mai, va a ruota libera e ci racconta i suoi pensieri su un campionato senza retrocessioni, sui nuovi tecnici del Petrarca, la figura del direttore sportivo ed il suo ruolo e il nuovo capitano.Strillone: Presidente, cosa pensa della formula del campionato senza retrocessioni e l’ampliamento a 12 per la stagione 2018-19?
Toffano: “Non mi piace per nulla una formula di campionato dove non sono previste le retrocessioni. Scrivetelo pure, senza problemi, è quello che penso! Aldilà delle prime 4-6 squadre che si contenderanno i play off (ndr, obbiettivo minimo dichiarato da Toffano per la nuova stagione) le altre non avranno nessun interesse. Per non parlare poi del prossimo anno, dove il campionato a 12 si dividerà in tre tronconi: quelli che giocheranno per i play off, quelli che lotteranno per retrocedere e quelli che staranno in mezzo. Piuttosto ci potevano dire che dovevamo giocare, comunque, per riempire un calendario, sabato o domenica e noi l’avremmo fatto, senza tanti sforzi”.
Strillone: Il Petrarca si è rinnovato in panchina o meglio, Marcato e Allori da secondi sono diventati i titolari dopo la partenza di un tecnico esperto come Cavinato che aveva riportato il Petrarca ai play off dopo quattro stagioni.
Toffano: “Con l’affidamento della panchina a Marcato e ad Allori, abbiamo voluto dare continuità al progetto iniziato da Cavinato due anni fa. Il tecnico trevigiano ha fatto un buon lavoro, tuttavia i problemi con lui erano di altro genere”. Toffano spiega così le motivazioni della non riconferma di Cavinato, senza per questo entrare nel dettaglio.
“Ad ogni modo abbiamo intenzione di utilizzare “a spot” alcune figure tecniche specializzate che verranno al Petrarca su richiesta per periodi limitati e per concentrare il loro lavoro in ambiti specifici (mischia chiusa, touche, punti d’incontro…). Cito ad esempio i nomi di Marco Bortolami e Manuel Ferrari”.
Strillone: Con un campionato senza retrocessioni anche il Petrarca è allineato con le altre di Eccellenza che non hanno fatto faville.
Toffano: “Abbiamo perso alcuni giocatori, anche molto forti, ma in rosa abbiamo acquisito alcuni giovani dall’Accademia che hanno voglia di fare bene. Tra gli stranieri abbiamo confermato Acosta e Su’a mentre siamo sul mercato alla ricerca di un’apertura brava e che costi poco, nel rispetto della tendenza al ribasso del nostro campionato. Cerchiamo anche una terza, se sarà necessario. Non voglio però che si ripetano gli errori del passato in particolare dell’ultimo, quando bisognava avere il coraggio di rispedire subito al mittente Afualo”.
“E non è una questione di soldi, sia ben chiaro – rincara Toffano – ma di valutazioni. Se sono errate bisogna subito ricredersi. In questo senso la figura di Beppe Artuso ci darà senz’altro una mano”
Toffano esaurisce il discorso “giocatori” con parole dirette anche ad alcuni acquisti italiani della scorsa stagione e riconfermati dai quali “…mi aspetto di vedere il valore di Ragusi, di Bacchin, di Bernini, solo in parte giustificati dalle assenze per infortunio. Più in generale voglio degli atleti che finito gli allenamenti vadano a lavorare. Per il prossimo anno i rimborsi spesa agli italiani saranno ridotti. Il rugby ha perso molto appeal e di questo passo ne perderà sempre di più a meno che la Federazione non cambi rotta – conclude il numero uno della Guizza”
Strillone: Al Petrarca ritorna la figura del Direttore Generale che non c’era più stata da molti anni dopo la fugace presenza di Alejandro Canale. Quali saranno, nello specifico, i compiti di Beppe Artuso?
Toffano: “Dovrà fare da trait d’union tra i dirigenti che si occupano direttamente della squadra e la presidenza, cioè io. Fino a questo momento abbiamo dato fiducia ai singoli, ma abbiamo capito che c’è bisogno di indicazioni precise ed univoche che partono da me, purtroppo non sempre presente per i miei impegni di lavoro, e devono arrivare ai vari responsabili e direttamente alla squadra. Non voglio succeda come l’anno scorso quando, verso la fine, c’è stato un evidente scollamento tra giocatori, allenatore e dirigenti. Si dovrà relazionare con i procuratori e con la Federazione, oltre ad avere la massima attenzione sulla squadra impegnata nel campionato di Serie A e sulla “sua” Under 18″.
Al raduno è stato presentato anche il nuovo capitano della squadra. A ricevere i gradi da Federico Conforti, che lascia la fascia dopo due anni, è stato Alberto Saccardo, tornato al Petrarca nella scorsa stagione.