C’è voglia di riscatto in casa bianconera dopo la sconfitta di mercoledì rimediata in casa contro Civitanova. Domenica 15 novembre, a partire dalle ore 18.00, la Tonazzo Padova sarà impegnata in trasferta contro l’Exprivia Molfetta.
Sono sei i precedenti tra queste due squadre, con quattro vittorie a favore dei pugliesi. Nella passata stagione, Padova vinse per 3-1 in casa, mentre perse con lo stesso punteggio al Palasport Poli. Protagonista nelle file della Tonazzo in entrambi i match fu l’argentino Gonzalo Quiroga, che nelle due sfide realizzò rispettivamente 16 e 18 punti. «Quella di Molfetta è una delle trasferte più difficili del campionato – spiega Quiroga – perché lì c’è un grandissimo pubblico che spinge la squadra a giocare sempre molto bene».
Ora che sono passati un po’ di giorni, come valuti la sconfitta per 1-3 di mercoledì?
«Per quanto s’è visto in campo, il tie break sarebbe stato un traguardo alla nostra portata. E’ un vero peccato, perché nel quarto set abbiamo commesso qualche ingenuità che Civitanova non ci ha perdonato. Dalla sfida con Trento abbiamo dimostrato di essere una squadra in crescita e quella di Molfetta sarà per noi una gara importante, una sorta di banco di prova per capire di che pasta siamo fatti. Anche se, ripeto, giocare a Molfetta è difficile per ogni squadra».
Cosa ti aspetti dal punto di vista tecnico?
«Una maggiore continuità da parte nostra. La ricezione sta tenendo bene, ma a volte dobbiamo essere più lucidi sotto rete. Penso che, continuando a lavorare con questa intensità, riusciremo a trovare maggiore fluidità».
Oltre a Fabio Balaso, eletto MVP della scorsa partita, protagonista del match con la Lube è stato anche Taylor Averill, che ha realizzato 14 punti con il 91% di positività in attacco mettendo a terra 4 muri. Merito del “mate” argentino?
(risata) «Potrebbe essere… Per chi non conosce questa bevanda, il “mate” è un’infusione simile al tè che è molto utilizzata nel Sud America. Per noi argentini è una sorta di bevanda nazionale ed è stata una piacevole sorpresa vedere che anche Taylor la beve. A parte gli scherzi, credo che il segreto di queste buone prestazioni sia invece il grande lavoro che stiamo svolgendo in allenamento».