Comanda il Sud del mondo




Si chiama Campionato del Mondo, ma è meglio che ce ne facciamo una ragione: il mondo che conta, nel rugby, è solo una metà. Quella sotto l’equatore. Nell’edizione 2015 della World cup, le quattro semifinaliste vengono tutte da “dove l’acqua nel lavandino gira al contrario”. Nuova Zelanda, Sud Africa, Argentina e Australia, le stesse che si contendono il  Championship/Fuour Nations australe, hanno cominciato la volata che porterà una delle quattro sul tetto del mondo la sera di sabato 31. Con pieno merito, nel totale rispetto delle gerarchie per come sono emerse in queste settimane (e anche prima!) e in ossequio al principio che, nel rugby, il più forte vince sempre. Giappone o non Giappone (complimenti ai Samurai! Anche a quelli senza occhi a mandorla).

Delle quattro formazioni eliminate ai quarti, tre meritano l’onore delle armi che si deve allo sconfitto valoroso: il Galles, che esce da questo Mondiale per colpa di un’ala (Cutberth) che si fa assorbire da una partenza dell’8 Springbok sul alto dell’introduzione che libera il 9 per la meta sulla bandierina, l’Irlanda che lotta ma soccombe davanti a una super Argentina che ha dovuto affrontare senza il leader del pack e con l’apertura di riserva, la Scozia che ha fatto gridare al miracolo (secondo qualche anima bella si tratterebbe dell’anello debole del Sei Nazioni!) con l’Australia, salvo suicidarsi per un fuorigioco tanto puerile quanto (sotto pressione) spesso inevitabile. Dell’asfaltata rimediata dalla Francia a opera della Nuova Zeanda resterà la certezza che, in questo gioco, il talento e la classe sono il condimento necessario a ogni alchimia organizzativa. A meno che qualcuno non ritenga che il cambio di direzione di Milner-Skudder, la forza d’impatto di Savea o gli angoli di corsa dei due Smith siano frutto di specifiche esercitazioni. La Francia di questo Mondiale di talento puro ne ha fatto vedere poco e i risultati si sono visti.

 

Risultati quarti di finale

Nuova Zelanda – Francia 62 – 13

Sud Africa – Galles 23  -19

Irlanda – Argentina 20 – 43

Australia – Scozia 35 – 34

Le semifinali (sabato 24 ore 17)

Sud Africa – Nuova Zelanda

Australia – Argentina