Battere il Bassano per consolidare il secondo posto




di Stefano Miola

Il Padova, dopo la vittoria in trasferta contro il Modena, torna a giocare tra le mura amiche dell’Euganeo. Infatti, domani alle 20.30 affronterà il Bassano Virtus. Il nome “Bassano Virtus” è stato adottato nel 1967, dopo la fusione tra l’Associazione Calcio Bassano e l’A.C. Virtus. Inoltre dopo che la società è stata acquisita da Renzo Rosso (patron di Diesel), alla denominazione sociale è stata aggiunta la dicitura 55 Soccer Team, in cui il 55 fa riferimento al 1955, anno di nascita proprio del presidente. La scorsa settimana fino al 94esimo il Bassano era riuscito a contenere le incursioni avversarie del Venezia ma, poi Falzerano ha trovato il gol dell’ex, proprio in estremo recupero così da mantenere il distacco di 8 punti dal Padova.

Ad inizio stagione il tecnico del Bassano era Luca D’Angelo, arrivato nell’estate 2016. Dopo la pesante sconfitta per 6-0 subita a Pordenone lo scorso 27 febbraio, D’Angelo è stato esonerato e sostituito con Valerio Bertotto. Classe 73′, ex difensore divenuto bandiera dell’Udinese (dove ha militato per 13 anni), Bertotto ha finito la carriera da calciatore a Venezia nel 2009. Da allenatore Bertotto ha ricoperto il ruolo di selezionatore della rappresentativa nazionale di Lega Pro dal 2012 al 2015. Da aprile 2016 ha allenato la Pistoiese in Lega Pro, conquistando la salvezza, e nella scorsa estate è stato chiamato in panchina a Messina, esperienza durata però solo 2 mesi visto che ad agosto è stato sollevato dall’incarico a causa di diverbi nelle scelte di calciomercato. Nelle ultime tre partite Bertotto ha sempre schierato il 4-3-3.

Il Bassano ha finora conquistato 40 punti, con 10 vittorie, 10 pareggi e 10 sconfitte. Il bilancio casalingo è sicuramente più positivo, con 8 vittorie 3 pareggi e 4 sconfitte, ed anche il Padova nel girone di andata è uscito sconfitto dal Mercante, per 2-1. Dal suo arrivo Bertotto ha perso tutte le partite, in casa contro il Mantova (1-2), a San Benedetto del Tronto per 1-0 e la scorsa settimana con il Venezia (1-2). Il Bassano ha finora segnato 40 reti, subendone 45. I migliori marcatori sono Minesso con 10 gol e Grandolfo con 7.

Il 4-3-3 che proporrà il tecnico Bertotto dovrebbe esser così composto: tra i pali Bastianoni; in difesa Formiconi Bizzotto Pasini Stevanin (o Crialese ); a centrocampo Laurenti Gerli Zibert (oTronco ) e in avanti Minesso Maistrello Candido.

Dall’altra parte il Padova che grazie alla vittoria contro il Modena è riuscito nell’impresa di superare il classifica il Parma e portarsi al secondo posto a 8 punti dal Venezia. Ora l’obiettivo è la continuità sperando in un passo falso dei Veneziani. Fondamentale, per mantenere accesa la speranza del primo posto, sarà il match di oggi contro il Bassano. “In campo mi aspetto grande attenzione, grande concentrazione e grande voglia. – ha affermato Brevi alla vigilia della partita – Vogliamo cercare di ottenere il massimo e rifarci della sconfitta dell’andata. Non dimentichiamo infatti che quella che affronteremo domani è l’unica squadra di alta classifica con cui abbiamo perso nella prima metà del campionato. Mi aspetto una gara difficile e complicata, anche perché lunedì il Bassano ha rischiato di fare risultato contro il Venezia. In più, al momento di scendere in campo sapremo già i risultati delle altre, quindi la partita diventerà ancora più importante. L’assenza di Emerson? È il nostro regista arretrato, un giocatore per noi molto importante. Ne sentiremo senz’altro la mancanza. A livello difensivo, invece, chi lo sostituirà dovrà dimostrare il suo valore. Io ho grande fiducia in tutto il gruppo. Berardocco dall’inizio? Prenderò le mie decisioni al termine della seduta odierna, dopo aver visto se riusciremo recuperare i due-tre acciaccati di questa settimana. Mazzocco? Fisicamente non dovrebbe avere problemi ma, al di là di questo, ora è giunto il tempo di stringere i denti, soffrire e avere la voglia e la rabbia di tirare fuori quel qualcosa in più che ci potrà essere utile in questa fase del campionato. Lui rappresenta una soluzione per la fascia, altrimenti abbiamo l’alternativa Boniotti. Un cambio di modulo? Difesa a tre o a quattro cambia poco, quantomeno per il nostro modo di giocare sugli esterni. Vedremo, ma l’importante è mettere in campo gli elementi che offrono le maggiori garanzie. Altinier? Ha avuto due giorni di febbre, ma è a disposizione. Vale anche per lui il discorso di prima: in questo momento bisogna stringere i denti. Fa parte del nostro lavoro, senza scusanti. La squalifica di Madonna? Ero vicino, non me l’aspettavo. Al fischio finale c’era stata confusione, certo, ma ho visto episodi molto più pesanti. Nicola ha esultato dopo una vittoria sofferta, ma senza offendere nessuno. Spero che gli organi preposti cambino la loro valutazione, perché credo che sia stata compiuta un’ingiustizia”.