La Broetto giocherà al San Lazzaro Kioene Arena

Il San Lazzaro Kioene Arena



di Giovanni Pellecchia
Il basket padovano torna al palasport San Lazzaro, pardon la Kioene Arena (questa, infatti, la nuova denominazione dell’impianto). La Broetto Virtus, attuale prima squadra cittadina che milita nel campionato di serie B (la terza serie nazionale, al via il 26 settembre), disputerà le proprie gare interne nell’ex “scatolone” di Strada San Marco. La comunicazione ufficiale, peraltro attesa (la società di via Tadi l’aveva indicato come sede di gioco all’atto della compilazione del calendario), è giunta nel corso di una conferenza stampa congiunta tra la stessa Broetto Virtus e la Tonazzo Volley Padova, che ne detiene la gestione.
Oltre che dalla disponibilità delle due società, che hanno stabilito una vera e propria sinergia tra loro. “Sono molto felice – dice il presidente della Tonazzo Fabio Cremonese – personalmente, vengo dal basket e conosco Franco Bernardi da almeno trent’anni, quand’ero presidente del Cadoneghe Basket. Penso sia una iniziativa che possa far crescere lo sport in città: insieme alla Virtus, stiamo già pensando possibili eventi o spettacoli per il futuro”. La positiva conclusione della vicenda è stata resa possibile dal diretto interessamento del sindaco Massimo Bitonci e dell’assessore allo sport comunale Cinzia Rampazzo (cui sono state consegnate le tessere N. 0 e 1). “Fa piacere questo connubio, che contribuirà a tenere “vivo” il palasport tutte le domeniche. Faccio i miei migliori auguri per le stagioni del volley e del basket e confermo che come Amministrazione, nonostante a Padova ci siano oltre 700 società sportive da seguire, cercheremo di essere presenti alle gare interne”.
La Broetto Virtus, oltre che dal presidente e patron Gianfranco Bernardi e altri dirigenti, era rappresentata da tre giocatori: l’eterno capitano Leo Busca, il pivot Tuci e il domenicano Canelo testimonial della campagna abbonamenti subito partita all’insegna dello slogan “Virtus, energia pura!” (biglietti singoli 10 euro numerati e 7 non; abbonamenti da 100 e 75 euro con sconti del 25% per i “fidelity”; la possibilità per i soci sostenitori di sottoscrivere la tessera “Neroverde Card” a 300 euro, che oltre a due abbonamenti in poltronissime dà diritto a buoni acquisti presso aziende amiche). Saranno loro i protagonisti sul campo, chiamati ad accendere l’entusiasmo dei tifosi. “Non è stato facile abbandonare la nostra “casa” di Rubano – sottolinea il direttore sportivo virtussino Massimo Caiolo -, che negli anni ci ha sempre sostenuto e che è stata teatro della fantastica cavalcata dell’anno scorso (in questa stagione la Broetto Virtus, vista la concomitanza, tornerà a giocarci in tre occasioni: contro l’Alto Sebino, l’Urania Milano e la Robur et Fides Varese, ndr). Venire qui, però, è stata una scelta d’obbligo oltre che motivo di orgoglio e di grande responsabilità. Il movimento padovano, potenzialmente, è superiore alla serie B: la stessa Virtus, non vuole essere la punta dell’iceberg ma contribuire a “fare rete” attraverso soprattutto il progetto “Padova per Tutti, Tutti per Padova” che già coinvolge undici società”. Di quest’ultimo, tra l’altro, nella serata di lunedì si è tenuta appunto la prima riunione organizzativa.
Lo stesso ds neroverde si è lasciato andare sull’onda dei ricordi: “Nel lontano 1980, da bambino, ero già qui a reggere il nastro tricolore dell’inaugurazione”. Sempre Caiolo, tra l’altro, come coach guidava l’Acqua&Sapone Patavium Petrarca che era stata l’ultima società padovana a calcare il parquet del San Lazzaro nella terza serie nazionale (allora serie B d’Eccellenza), nella stagione 2004-2005. Quello tra il basket e il principale palasport cittadino costruito dal Comune (e abbellito dai lavori di ristrutturazione terminati nel 2010), infatti, è un amore indissolubile duraturo nel tempo anche se a tratti interrotto. Dall’inaugurazione nel 1980 appunto (con l’incontro Simod Petrarca-Fiat Torino) al ritorno dello stesso Petrarca in A2, targato Elledì prima e Floor, nelle stagioni dal 1994 al 1997; passando per protagonisti “esterni”: la Benetton Treviso che disputò il suo primo anno di serie A1 nella stagione 1981-82 e la Finale di Coppa Korac Limoges-Sibenka nel 1982 con un giovanissimo Drazen Petrovic già protagonista. La stessa Broetto Virtus, negli ultimi anni, ci ha giocato alcuni incontri: i derby di C1 con la 3P Crm nella stagione 2012-2013; in quella stagione, e nella seguente, le gare dei play off; infine l’anno scorso, lo “storico” derby con il Petrarca che tornava dopo ben 25 anni ed è stato capace di richiamare quasi 2.500 persone. Per quanto importanti, appunto, singoli eventi. Tornare a fare del Palasport San Lazzaro, ora Kioene Arena, la “casa” del basket padovano è davvero un’altra cosa!