Andrea Cavinato è il nuovo allenatore del Petrarca. L’ufficialità è arrivata con un comunicato della società della Guizza. “Sono molto soddisfatto di questa scelta – dice il presidente Enrico Toffano – che è condivisa dagli altri dirigenti. Bisognava dare una scossa, e Cavinato a mio parere è il tecnico adatto, perché ha esperienza, capacità tecniche e perché è un vincente. Il contratto è di un solo anno, con degli incentivi a seconda dei risultati che otterrà. Alla fine della prossima stagione se saremo contenti a vicenda, il rapporto verrà prolungato”.
“So che molti – prosegue Toffano – criticheranno questa decisione, e che avrebbero preferito una scelta interna, che però io non vedevo. Per portare avanti una società servono anche scelte coraggiose e non l’abbiamo fatta. In ogni caso il nuovo allenatore sarà coadiuvato da Zane Ansell. A Cavinato chiediamo di vincere. Possibilmente subito. La squadra è confermata quasi in toto e verrà adeguatamente rinforzata. I partenti sicuri al momento sono Garfagnoli, Bigi, Leso e Woodhouse. Al mercato lavoreranno insieme Cavinato e il diesse Corrado Covi”.
“Andrea Moretti ha fatto un buon lavoro – conclude il presidente – ma gli è mancata la fortuna. Per quanto riguarda Rocco Salvan, gli faremo delle proposte affinché rimanga al Petrarca”.
Cavinato, nato a Treviso il 15 luglio 1963, vanta numerose esperienze in Eccellenza (due scudetti con Calvisano), ha guidato varie formazioni azzurre, dall’Under 17 agli Emergenti, ed è stato nelle ultime stagioni responsabile tecnico delle Zebre. “Il Petrarca è una della più prestigiose società d’Italia – dice il nuovo tecnico –. Nessun club ha sfornato così tanti giocatori di livello internazionale, per cui la soddisfazione di essere stato chiamato ad allenare è davvero grande. Per me è una nuova sfida e i risultati che ho conseguito nella mia carriera si azzerano, fanno parte del passato, perché vengo a Padova per conquistarne degli altri: è questa la sfida ed è molto stimolante”.
“Conosco poco – prosegue – la squadra che ha disputato l’ultimo campionato, perché ero occupato in altre cose e non ho visto molte partite. Il settimo posto certamente non può aver soddisfatto nessuno, ad iniziare da Moretti, ma so che a volte i risultati sono frutto di una serie di fattori, tra cui la sfortuna. Il Petrarca ha perso numerose volte di pochi punti; con un po’ di buona sorte sarebbe stato tutto diverso, per cui non giudico. E mi preparo a lavorare con entusiasmo”.