di Giorgio Miola
Gioiamo di un’altra vittoria questa volta lontano dall’Euganeo in una partita per niente facile ma che eravamo tutti convinti che seppure in zona Cesarini sarebbe comunque arrivata. Il perché di tanta convinzione sta innanzitutto nel luogo dove è maturata, quello stadio, il Moccagatta di Alessandria, dove nell’ultima occasione in cui abbiamo giocato, il 17 giugno 2021, abbiamo patito la sconfitta più bruciante della recente storia biancoscudata e una promozione sfumata all’ultimo rigore ad opera dei grigi che tra l’altro hanno fatto poi soltanto una fugace apparizione nella tanto anelata cadetteria.
Tornare in quello stadio anche se ormai è passata parecchia acqua sotto i ponti ha provocato più di qualche brivido e uscirne vincitori è stato un po’ come scrollarsi di dosso il peso di quel ricordo ormai distante ma ancora molto vivo nella memoria di tutti.
Dicevamo vittoria in extremis ma frutto ancora una volta della forza di un gruppo che dopo esser passato in vantaggio si è fatto rimontare quasi subito dai giovani avversari, che hanno avuto pure qualche pallone buono per farci male, ma che alla fine hanno dovuto capitolare quando il Padova, forte anche di una superiorità numerica a metà della ripresa, ha deciso che era ora di chiudere la partita e lo ha fatto dopo un serrato forcing che ha messo a dura prova la retroguardia piemontese. Resta dunque fondamentale anche oggi l’atteggiamento del gruppo e la sua forza propulsiva, l’ottima scelta dei cambi da parte di Vincenzo Torrente e la qualità dei vari elementi della rosa bravi ad entrare nel meccanismo della squadra in qualsiasi momento del match.
Sempre a proposito di note liete salutiamo con grande soddisfazione la seconda marcatura di Liguori, già entrato in un ottimo momento di forma e abile a spaziare su tutto il fronte dell’attacco con lucidità ed imprevedibilità e che si conferma sempre più uomo chiave dello scacchiere biancoscudato in attesa che anche Bortolussi, che si sta comunque muovendo discretamente in questo inizio di torneo, entri anch’esso nel suo ruolo di bomber di razza senza contare l’ottimo inizio di Palombi già a segno domenica scorsa con il Legnago.
Parlando invece di qualche nota un po’ stonata non possiamo non sottolineare che anche oggi la difesa a tre ha ballato veramente troppo e continua a darci qualche preoccupazione perché siamo tutti consapevoli che la forza di una squadra vincente si misura soprattutto nella capacità di subire meno goal possibili. La nostra impressione a tutt’oggi è che la squadra soffra in modo particolare le controffensive avversarie specialmente se rapide e troppe volte soccomba nell’uno contro uno anche per la mancanza di adeguato filtro da parte del centrocampo, aspetto imprescindibile in un modulo come il 3 5 2 adottato da Vincenzo Torrente. Il tecnico continua a parlare di mancati automatismi ed errori di lettura della situazione e siamo certi che saprà porre rimedio a queste incertezze ma resta la sensazione che oggi la difesa biancoscudata non ci dia grandi sensazioni di solidità.
Ora ci attendono due impegni casalinghi nel giro di quattro giorni, mercoledì sera con il Novara e domenica con la capolista Virtus Verona che ritorna dopo la bruciante eliminazione dagli ultimi playoff. Sono due partite importanti, tutte da vivere e possibilmente da concretizzare il più possibile per mettere in cassaforte punti pesanti e rimanere ancorati alle posizioni che contano.