A Dublino è solo Irlanda. Italia maltrattata




Irlanda – Italia 58  – 15 (pt. 25 – 3)

Marcatori: 8’ mnt Trimble, 14’ m. McGrath tr. Sexton, 25’ cp Padovani, 27’ cp Sexton, 32 mnt Stander,  40’ mnt Ealsip, 44’ m. Payne tr. Sexton, 50’ m. Ealsip tr. Sexton, 55’ m. Cronin tr. Madigan, 58’ m. Odiete tr. Haimona, 65’ mnt Maddigan, 76’ mnt Sarto, 79’ m. McFadden tr. Maddigan

Arbitro: A. Garner (Aus)

Dublino – Dentro Chistolini (probabilmente il miglior destro italiano attualmente in attività) per Cittadini e il deb Ceccarelli in panchina, nell’Italia che per il quarto turno del Sei Nazioni rende visita a un’Irlanda che molti vedono in crisi di gioco, di risultati e di leadership. Verdi con all’attivo solo un pareggio e in campo con una terza linea molto meno stelalre i quelle che siamo stati abituati ad ammirare. Italia che risponde con la mediana all’ italian delle Zebre con Padovani 10 e Palazzani numero 9 e tre uncapped in panchina

Aviva stadium gremito. Da queste parti il Sei Nazioni è il Sei Nazioni. Esserci conta. Come vincerlo, forse addirittura di più.

Italia subito in evidenza al 3’ con Garcia che pesta (?) la linea prima di schiacciare oltre la liena sulla bandierina destra (azione nata da un bel 8 – 9 a fondo allineamento).

Al 6’ Toner ruba un lancio di Giazzon e l’Irlanda entra nei nostri 50 metri e guadagna un calcio.

All’ 8’ cazzata monumentale di Sarto  che schiaffeggia all’indietro un destro assassino di Sexton dietro la linea. Arriva Payne, palla fuori e meta di Trimble. Troppo facile!

Al 12’ Garner vede la storta di Giazzon e in mischia non teniamo (Chistolini anticipa l’ingaggio ma gli assetti sembrano non all’altezza).

Un grubber di Payne (13’) porta l’Irlanda in rimessa laterale a 10 metri sulla destra dei pali. Attaccano i verdi e noi difendiamo illegalmente. Garner chiama Parisse e lo avverte. Intanto rimessa a 5 metri. Quattro prendi e vai per la meta (Tmo) di McGrath

L’Irlanda perde Trimble (sangue) al 22’. Abbiamo già perso tre lanci in rimessa laterale (Toner troppo alto!).

Parisse perde palla sul contatto (25’) ma Garner vede un fallo di “mani in ruck “della difesa di casa. Padovani per i pali e non sbaglia.

Zebo suona la carica e porta avantio i suoi. Parisse placca illegalmente Sexton (27’) e l’apertura irlandese , da posizione centrale, si conferma cecchino di livello assoluto e firma il +12.

Dentro Geldenhuys per Fuser. Lunga sequenza irlandese  ecrosso di Sexton per Earls (29’). Rientra Trimble. Italia in affanno. Lancia Giazzon nei nostri 22. Biagi toccato duro si rialza.

Mani fatate di Hanshaw (interno per Earls al 31’) e volata al largo di Trimble che Bellini ferma senza placcare definitivamente. “Raccogli e vai” a rientrare verso i pali due volte, e meta di Stander che Padovani non può fermare.

Italia poco efficace al36’ dopo presa a due mani e inzio di drive. Garcia viene placcato alto e non libera. Turnover irlandese. Dubbio. Fuori anche Biagi (dentro Steyn). Secondo tempo in riserva assicurato!

Steyn (38’) liberato lungo l’out sinistro viene portato fuori. Il Tmo pizzica Giazzon in una presa al collo sul punto d’incontro. Veniale

Campagnaro (palla di recupero) al 40’ spara un dentro che arriva in area di meta ma non fa male.

A ridosso del 40’ Vittorio Munari dai microfoni di DMAX si lancia in un contrito de profundis per l’Irlanda a suo dire in formato davvero “poca roba” e, secondo lui, molto molto inconsistente e debole. Giusto in tempo per ammirare la metavdi Ealsip a conclusione di un’azione avanzante nata dentro i 22 dei verdi. Otto passaggi, quattro trasformaziioni dirette e meta da applausi del n.8 di casa. Dedicata ai necrofori?

Ripresa: pronti, via! Payne servito (perfettamente da Padovani) in prima fase al 44’vola sotto i pali. Una pena!

Italia che fa prendre aria alla palla portando l’ovale lontan, sempre a una decina di metri dalla linea del vantaggio. In campo solo l’Irlanda. Che non sarà la replica di quella che ha vinto le ultime due edizioni del Torneo ma che per farci del male… basta e avanza.

Infatti: al 49’ Ealsip sfida Parisse sulla linea di meta sotto i pali e lo sradica, prima di firmare la sua seconda marcatura di giornata. Sexton trasfornma e se ne va. Esce anche Best. E il conto delle mete dice: sei! Con mezz’ora ancora da giocare.

Partita finita, Irlanda che giochicchia senza gradne convinzione ma con indubbio costrutto. Cronin segna al 55’ su un placcaggio solo imamginato di Chistolini.

Dentro anche Ceccarelli, Fabiani e Haimona. Finale di partita in versione Golgota. Obiettivo: evitare quota 50.

Segnali di ritrovato orgoglio al 58’: Padovani gioca velcoe sotto i pali. Punto d’incontro e palla lontana di Palazzani per Odiete che schiaccia vicino alla bandierina! Dentro anche i due punti di Haimona. Dentro anche McLean

Trimble scippa l’ovale a Haimona (62’) e Cronin in versione Nembo Kid costruisce la quasi meta di Payne nei pressi del palo destro. Dentro anche Lucchese e Dillane per l’Irlanda (di lui si diche che sarà il futuro O’Connell).

Al 64’ le gambe di Maddigan siedono quel che resta della difesa azzurra e segnano sui 5 di sinistra. Talento. O ce l’hai o guardi e applaudi quello degli altri. Elementare!

Mischia Italia sui 5 a destra al 73’. Calcio contro per tallonaggio di Steyn. Domanda: non conosce la regola o pensava di non essere visto dall’arbitro che stazionava a meno di un metro?

Al 75’ Sarto (foto)  in meta al largo lanciato da Odiete. Il ungo passaggio verso destra dell’estremo forse è in avanti. Ma Garner sa come stare al mondo. E concede. Bravo!

Dopo la meta di McFadden al 79’ arriva la fine di una partita che era tutta nei pronostici della vigilia. Nel rugby, si sa, tutto può accadere. Ma il più forte vince sempre. E oggi ha vinto l’Irlanda. Nove mete a due.